Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Brigadiere Arma Carabinieri
MATTEO CIMMINO

Brigadiere C.C. MATTEO CIMMINO 

nato il 06.12.1926 a Sant'Egidio del Monte Albino (SA) e deceduto il 21.03.1981 a Napoli. 

 

Fin da ragazzo dimostra di avere buone doti intellettive e soprattutto spirito di altruismo. Riesce a terminare il secondo anno di ginnasio ma le ristrettezze economiche dell'epoca non gli consentono di proseguire gli studi decide dunque, Come già suo padre, di inoltrare domanda per entrare nell'arma dei carabinieri, con la speranza di essere poi ammesso all'accademia militare di Modena. Entra come carabiniere semplice e gli viene assegnata come prima destinazione roma e poi Cagliari dove, fin da subito, si distingue come eccellente scrivano personale del comandante della legione carabinieri Sardegna. Si sposa nel1963 e riesce ad ottenere il trasferimento presso la stazione carabinieri di monte Faito (NA) di cui diviene comandante e poi presso la stazione carabinieri di Sant'Antonio abate (NA), comune limitrofo al suo paese natale. Le doti inizialmente citate, non lo smentiscono. L'11 luglio del 1980, a diporto in abito civile, unitamente a due figli minori, nello Stesso comune dove prestava servizio, informato che negli uffici della locale esattoria comunale due banditi stavano consumando una rapina, non esitava ad accorrere sul posto e sebbene disarmato, con ferma determinazione e sprezzo del pericolo, affrontava coraggiosamente i rapinatori, uno dei quali armato di pistola, riuscendo a bloccarli dopo violenta colluttazione e a trarli in arresto. L'operazione di servizio si concludeva con il recupero dell'intera refurtiva e con il sequestro dell'arma impiegata per il delitto. Promosso a grado di vice brigadiere, viene trasferito presso la stazione Carabinieri di torre annunziata (NA) come capo volante. Qui inizia a condurre accurate indagini per individuare i traffici illeciti della criminalità organizzata. Viene anche minacciato ma non desiste dal suo intento. Pochi mesi dopo, precisamente il 13 marzo 1981, a seguito delle gravi ferite riportate In un incidente stradale verificatosi durante un servizio di viabilità finalizzato alla tutela dell'incolumità pubblica, nell'adempimento del dovere, dopo sette giorni di agonia, muore il 21 marzo 1981 a Napoli Nello stesso mese viene conferita alla vedova una medaglia come riconoscimento come migliore sottufficiale della provincia e ancora una medaglia a testimonianza per l'opera prestata in favore delle popolazioni della Campania e della Basilicata colpite dal sisma del 23 novembre 1980. In data 22 maggio 1981, il presidente della repubblica italiana conferisce alla vedova medaglia d'argento al valor militare come riconoscimento all'atto di coraggio dimostrato nell'estate del 1980. Altre onorificenze gli sono state conferite sempre a dimostrare il suo fedele attaccamento all'arma dei carabinieri e il forte senso del dovere. Ancora oggi, nel suo paese di origine dove a breve gli sarà intitolata una strada e nel paese dove ha prestato servizio per tanti anni e di cui e' stato anche per un breve periodo comandante, tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato lo ricordano con affetto.

 

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