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14 MAGGIO 2021
PoliziaPenitenziaria.it - Associazione Vittime del Dovere: dare finalmente voce alle vittime nel processo penale

Associazione Vittime del Dovere: dare finalmente voce alle vittime nel processo penale

L’Associazione Vittime del dovere auspica fermamente l’approvazione degli emendamenti al disegno di legge a.c. 2435 finalizzati ad attribuire attenzione e tutela ai diritti delle parti offese

Attualmente è al vaglio della Commissione Giustizia della Camera dei deputati il Disegno Legge A.C.2435 che prevede la “Delega al Governo per l’efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le corti d’appello”. A tale riguardo lAssociazione Vittime del Dovere, che nel corso degli anni ha da sempre sostenuto l’imprescindibilità della funzione delle Vittime all’interno del procedimento penale, ritiene sia necessario dare definizione, finalmente, al ruolo delle vittime, attribuendo loro peso specifico e facoltà di poter incidere in modo sostanziale. È necessario che coloro che subiscono un reato di sangue vengano valorizzati mediante una rivisitazione ad hoc dell’attuale normativa, al fine di garantire tutela, considerazione e dignità soprattutto in relazione agli autori di reato. Ciò trova la sua ragione nelle indicazioni raccomandate dall’Unione Europea, promotrice dell’introduzione di strumenti finalizzati ad accrescere considerazione e attenzione verso quanti subiscono un reato.

Le Vittime non possono più essere messe in secondo piano rispetto alle altre parti processuali e per tale ragione l’Associazione ha sottoposto all’attenzione dei membri della Commissione Giustizia e ai diversi Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati alcuni emendamenti volti a configurare la vittima di reato, ovvero la cosiddetta “parte offesa” con limitati diritti e funzioni riconosciutele, quale soggetto attivo all’interno del procedimento penale, garantendo un concreto diritto di accesso alla Giustizia e alla gestione del procedimento come parte sostanziale e necessaria.

In particolare, su indicazione della nostra Associazione, sono stati presentati i seguenti emendamenti:

1.8. Ferraresi, Ascari, Cataldi, D’Orso, Di Sarno, Giuliano, Perantoni, Saitta, Salafia, Scutellà

Al comma 1, dopo le parole: razionalizzazione del processo penale aggiungere le seguenti: , nonché di revisione dei diritti e delle facoltà della parte offesa.

1.9. Ferraresi, Ascari, Cataldi, D’Orso, Di Sarno, Giuliano, Perantoni, Saitta, Salafia, Scutellà

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

1-bis. Ai fini della revisione dei diritti e delle facoltà della parte offesa è prevista l’istituzione di un tavolo di lavoro per le vittime del reato, quale organo di supporto per l’elaborazione di uno o più schemi di decreti legislativi da sottoporre al Ministero della Giustizia, secondo i principi e i criteri del presente Capo.

13.04. Ferraresi, Ascari, Cataldi, D’Orso, Di Sarno, Giuliano, Perantoni, Saitta, Salafia, Scutellà

  1. Nell’esercizio della delega di cui all’articolo 1, i decreti legislativi recanti modifiche del codice di procedura penale, del Codice penale e della collegata legislazione speciale, per la revisione dei diritti e delle facoltà della parte offesa, sono inoltre adottati seguendo i seguenti princìpi e criteri direttivi:
  2. a) prevedere che alla vittima del reato sia garantita la partecipazione al procedimento penale come parte sostanziale e necessaria.
  3. b) prevedere che alla vittima del reato possa essere concessa la possibilità di costituirsi come parte nel procedimento penale, con l’esclusivo interesse alla ricostruzione del fatto e delle connesse responsabilità dell’imputato, oppure, in alternativa, costituirsi parte civile, perseguendo solo l’interesse civilistico al risarcimento del danno.
  4. c) prevedere che la vittima del reato, oltre ad essere sentita durante il procedimento penale, possa presentare elementi di prova.
  5. d) prevedere che la vittima del reato possa godere di un pieno diritto alla difesa, alla prova ed alla critica della decisione, attraverso l’accesso diretto ai mezzi di impugnazione.

“Confidiamo che tali proposte emendative vengano approvate dal Parlamento, così da consentire alle vittime di essere parti sostanziali e non solo meri spettatori della vicenda giudiziaria che le vede coinvolte, loro malgrado. Auspichiamo fermamente che gli emendamenti da noi suggeriti diventino legge dello Stato, affinché sia data finalmente voce alle ragioni delle vittime” dichiara il Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, Emanuela Piantadosi

Ringraziamo per l’attenzione gli Onorevoli Vittorio Ferraresi, Stefania Ascari, Roberto Cataldi, Valentina D’Orso, Gianfranco Di Sarno, Carla Giuliano, Mario Perantoni, Eugenio Saitta, Angela Salafia ed Elisa Scutellà, per aver dato voce al nostro bisogno di equità e giustizia.

ASSOCIAZIONE VITTIME DEL DOVERE

Tratto da PoliziaPenitenziaria.it

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