FAQ - Sezione dedicata a fornire risposte ai principali quesiti riguardanti la disciplina delle Vittime del Dovere
La sezione FAQ si inserisce nel solco dell'impegno che l'Associazione porta avanti da sempre: tutelare la memoria delle Vittime del Dovere, onorare il sacrificio dei caduti e dei feriti promuovendo una legislazione che ne ricordi il valore, garantire assistenza concreta alle loro famiglie sensibilizzando costantemente la politica e le istituzioni per l'adozione di provvedimenti adeguati al necessario sostegno. (link alla sezione traguardi raggiunti).
La nuova sezione del sito dedicata a fornire risposte ai principali quesiti riguardanti la disciplina delle Vittime del Dovere è stata concepita dal nostro Ufficio Legale proprio per offrire risposte immediate e rapide ai principali quesiti che frequentemente ci vengono posti. Si troveranno chiarimenti sulla normativa delle Vittime del Dovere, sulle modalità di riconoscimento dello status, sui benefici previsti dalla legislazione vigente e sulle procedure amministrative correlate.
La sezione si concentra sulle domande più frequenti che l’Associazione riceve e fornisce delucidazioni basate sulla normativa e sulla prassi applicativa, frutto della nostra pluriennale esperienza e della costante interazione con gli enti competenti.
L’obiettivo è offrire a chiunque desideri approfondire i temi legati alla tutela dei diritti delle Vittime del Dovere e dei loro familiari un quadro informativo chiaro, sintetico e aggiornato, confermando il nostro ruolo di punto di riferimento e il nostro impegno costante a difesa di chi ha compiuto il proprio dovere fino all'estremo sacrificio.
Di seguito riportiamo il testo delle domande più richieste da parte degli associati e da tutti coloro che si rivolgono alla nostra organizzazione.
Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
I migliori saluti
Il Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, Dott.ssa Emanuela Piantadosi, il Consiglio Direttivo e l’Ufficio Legale
WWW.VITTIMEDELDOVERE.IT - FAQ - DOMANDE FREQUENTI
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CHI SONO LE VITTIME DEL DOVERE
Le Vittime del Dovere sono gli appartenenti alle Forze dell’ordine, Forze armate, magistratura e in generale i rappresentanti delle Istituzioni che sono rimasti feriti o deceduti in particolari ipotesi normative quali:
- contrasto alla criminalità di ogni tipo
- servizi di ordine pubblico
- operazioni di soccorso
- tutela della pubblica incolumità
- azioni recate nei loro confronti in contesti di impiego internazionale non aventi, necessariamente, caratteristiche di ostilità
- missioni di qualunque natura, effettuate dentro e fuori dai confini nazionali e che siano riconosciute dipendenti da causa di servizio per le particolari condizioni ambientali od operative.
Sono quindi donne e uomini che hanno perso la vita o subito gravi danni fisici mentre svolgevano il loro lavoro al servizio dello Stato e della collettività ed è una categoria che viene riconosciuta in base al contesto e alla gravità del sacrificio compiuto.
Dietro ogni Vittima del Dovere c’è una storia, una famiglia, un atto di coraggio, dare loro visibilità è un dovere morale della collettività. Ricordarli è anche un modo per dare valore al senso civico e per fare prevenzione: uno dei più grandi impegni dell’Associazione.
Per la definizione normativa completa vai alla sezione dedicata.
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QUALI SONO LE DIFFERENZE CON GLI EQUIPARATI ALLE VITTIME DEL DOVERE
A livello normativo non esiste una distinzione vera e propria tra soggetti equiparati e Vittime del Dovere poiché rientrano nella medesima definizione e i benefici spettanti sono identici.
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COME SI OTTIENE LO STATUS DI VITTIMA DEL DOVERE
Il riconoscimento dello status di Vittima del Dovere avviene tramite una procedura amministrativa che si attiva su domanda della parte interessata o dei familiari superstiti.
L’istanza deve essere circostanziata e deve contenere le circostanze dell’evento lesivo e la documentazione medica e/o amministrativa che provi il nesso causale tra il fatto e il servizio, come ad esempio:
- Ordini di servizio e relazioni operative che attestino il coinvolgimento in situazioni critiche.
- Atti ufficiali (come comunicati o ordinanze) relativi all’evento.
- Certificazioni mediche che evidenzino il nesso causale tra l’invalidità e la prestazione lavorativa.
Si fa presente che le pratiche di competenza del Ministero dell’Interno sono soggette ad una procedura completamente digitale (vai all'articolo dedicato)
Le altre Amministrazioni competenti (link agli indirizzi utili) ricevono le istanze attraverso i consueti canali (pec, raccomandata con ricevuta di ritorno).
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COME ACCEDERE ALLA PIATTAFORMA DEL MINISTERO DELL’INTERNO
Il Ministero dell’Interno, Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha attivato, dal 1° marzo 2024, una piattaforma informatica dedicata alla presentazione e alla trattazione delle richieste di riconoscimento di status di Vittime del Dovere.
Il sistema gestirà le istanze inerenti agli appartenenti alla Polizia di Stato, all'Arma dei Carabinieri, al Corpo della Guardia di Finanza, al Corpo di Polizia Penitenziaria, alle Polizie locali nonché a tutte le persone che, legalmente richieste, abbiano prestato assistenza ad ufficiali e agenti di polizia giudiziaria o ad autorità, ufficiali e agenti di pubblica sicurezza, secondo quanto previsto dal DPR 510/1990.
Il portale è raggiungibile al seguente indirizzo:
vittimedeldoveredipartimentops.interno.gov.it
L’accesso al portale è consentito solo tramite SPID (identità digitale) o CIE (carta d’identità elettronica) e le istanze potranno essere presentate solo dal diretto interessato oppure dai familiari superstiti.
Una volta concluso il deposito della domanda è possibile scaricare la ricevuta secondo i seguenti passaggi:
- sezione "Vai allo storico" presente in homepage
- nella pagina "Storico domande" sono visibili le domande in corso
- accanto alla domanda sono presenti tre puntini nella colonna "Dettagli"
- selezionare "Cronologia" nel menu a tendina
- nella sezione "Dettaglio sull'invio della domanda" è possibile scaricare la ricevuta della domanda
Tutto l’iter inerente alla pratica sarà disponibile sulla piattaforma alla propria pagina personale.
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QUALI SONO LE INDICAZIONI SPECIFICHE PER L’UTILIZZO DELLA PIATTAFORMA
A seguito del confronto con l’Ufficio competente del Dipartimento di Pubblica Sicurezza è possibile segnalare alcune accortezze al fine di consentire il corretto deposito della domanda e l’avvio della successiva fase di trattazione.
- La documentazione conforme all’originale può essere richiesta all’Ufficio competente senza necessità di deposito di istanza di accesso agli atti. La richiesta, così come il rilascio di copia, è priva di oneri e si sostanzia in una copia del fascicolo (o di parte di esso) con l'apposizione del timbro "è conforme all'originale"
- I documenti utili alla trattazione della pratica sono (a titolo esemplificativo e non esaustivo)
- Ordine di servizio;
- Relazioni di servizio;
- Ordinanza del Questore;
- Atti di polizia giudiziaria;
- Documentazione sanitaria;
- Riconoscimento della patologia come riconducibile ai fatti di servizio.
- Si sottolinea che ogni documento dovrà essere:
- Essenziale per la ricostruzione del fatto e delle lesioni/infermità: sono preferibili atti ufficiali, di cui si chiede la conformità all’originale, che ricostruiscano l’accaduto e le conseguenze.
Per quanto attiene alla documentazione sanitaria si invita ad estrarre documentazione rilevante e riepilogativa (certificato del pronto soccorso, accesso e dimissioni da ricovero, primo e ultimo certificato medico, relazioni mediche, verbali di CMO relative alle cause di servizio).
La documentazione medica completa sarà richiesta dalla competente CMO, deputata a valutare il danno fisico.
- Leggibile: l’Ufficio invita all’inoltro di documentazione scansionata in maniera chiara e comprensibile poiché ogni atto/documento non leggibile deve essere richiesto in copia leggibile alle Autorità competenti gravando il procedimento in termine di tempistiche.
- Formato PDF: stante l’alta compatibilità dell’estensione è altamente consigliato l’inoltro della documentazione in pdf. Qualora il documento sia in cartaceo o in formato differente è possibile scansionare gli atti e convertire in differenti formati tramite pc o servizio di copisteria.
- Dimensione massima 15 MB: la dimensione complessiva dei documenti non deve superare il limite di 15 MB, pertanto, si invita a ridurre i file più pesanti. In caso si superi il limite indicato il portale non consente l’inoltro della domanda.
Una volta concluso il deposito della domanda è possibile scaricare la documentazione allegata secondo i seguenti passaggi:
- sezione "Vai allo storico" presente in homepage
- nella pagina "Storico domande" sono visibili le domande in corso
- accanto alla domanda sono presenti tre puntini nella colonna "Dettagli"
- selezionare "Cronologia" nel menu a tendina
- nella sezione "Dettaglio domanda" è possibile accedere al riepilogo della domanda inviata, all'interno della quale si troveranno tutti gli allegati caricati (riconoscibili dal colore blu). Per scaricarli occorrerà semplicemente cliccare sull'icona PDF
Sulla piattaforma è presente altresì una sezione dedicata alle Domande frequenti.
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QUALI SONO I PASSAGGI ESSENZIALI DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
Dopo la ricezione della domanda, l’Amministrazione competente (link agli indirizzi utili) avvia un’istruttoria, che può comprendere:
- Richiesta di integrazione documentale
- Consultazione con altri Enti per il recupero di atti e documenti quali relazioni di servizio o verbali che attestino l’evento, eventuali sentenze giudiziarie, stato di servizio
Una volta accertato il fatto e ricondotto alle ipotesi normative si attiva la fase di accertamento del nesso causale e dell’invalidità riportata, demandata ad una Commissione medica per gli accertamenti sanitari.
Se dall’evento derivano infermità allora è previsto un ulteriore passaggio della pratica al Comitato di Verifica per accertare il nesso causale con il servizio prestato.
Una volta terminati gli accertamenti il fascicolo completo viene definito dall’Amministrazione competente con l’iscrizione nella Graduatoria Unica delle Vittime del Dovere e viene trasmesso il decreto di riconoscimento di status.
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QUALI SONO LE TEMPISTICHE PER IL RICONOSCIMENTO
Il procedimento amministrativo ha una durata prevista di 180 giorni ma questo termine si supera a causa delle sospensioni dichiarate nella fase istruttoria poiché si devono coordinare spesso differenti uffici e, per i casi più datati, diventa complesso recuperare la documentazione stessa.
Il percorso non è sempre rapido e può variare a seconda della complessità del caso e della documentazione presentata. È un iter tecnico, lungo e spesso faticoso, anche dal punto di vista emotivo per chi ha già subito un trauma. Proprio per questo come Associazione forniamo assistenza e siamo intervenuti spesso per richiedere una semplificazione delle procedure.
PER SUPPORTO VI RIMANDIAMO AL NOSTRO UFFICIO LEGALE: vai alla sezione dedicata
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È POSSIBILE VERIFICARE LO STATO DELLA PRATICA
Per avere informazioni sullo stato del procedimento è possibile inoltrare una PEC al Ministero di riferimento (link agli indirizzi utili)
Solo per le pratiche di competenza del Ministero dell’Interno è necessario accedere alla piattaforma digitale: vai all'articolo dedicato
Per visualizzare lo stato di lavorazione di una domanda è necessario seguire i seguenti passaggi:
- sezione "Vai allo storico" presente in homepage
- nella pagina "Storico domande" sono visibili le domande in corso
- accanto alla domanda sono presenti tre puntini nella colonna "Dettagli"
- selezionare "Cronologia" nel menu a tendina
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COSA FARE IN CASO DI RIGETTO DELLA DOMANDA
Se l’amministrazione respinge la domanda, il soggetto interessato ha la possibilità di impugnare la decisione davanti al Tribunale ordinario, Sezione lavoro, previdenza e assistenza, competente per territorio con l’assistenza tecnica di un Avvocato.
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QUALI SONO LE PROVVIDENZE SPETTANTI A SEGUITO DEL RICONOSCIMENTO DI STATUS
La legge italiana riconosce una serie di benefici assistenziali per gli invalidi e/o i familiari delle Vittime del Dovere. L’obiettivo è quello di sostenere chi ha subito danni gravi o chi ha perso un proprio caro al servizio dello Stato, tra cui rientrano:
- Speciale elargizione
- Assegno vitalizio e speciale assegno vitalizio
- Due annualità di trattamento pensionistico indiretto o di reversibilità
- Diritto al collocamento mirato
- Rivalutazione delle percentuali di invalidità
- Borse di studio
- Esenzione del ticket sanitario
- Esenzione del trattamento pensionistico
Per l’elenco completo dei benefici alleghiamo l’Infografica delle tutele accordate alle varie tipologie di vittime.
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