Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
CONTRASTO ALLE MAFIE
Attività di sensibilizzazione istituzionale finalizzata alla lotta contro la criminalità organizzata

L'Associazione Vittime del Dovere svolge da anni una copiosa attività di approfondimento e sensibilizzazione finalizzata alla conoscenza e allo studio dei fenomeni criminali e al contrasto della criminalità organizzata.
Un impegno quotidiano che si esplica, in contesti istituzionali, parlamentari, pubblici e didattici, attraverso:

  • interventi diretti ad evidenziare criticità legate al sistema normativo, penale o penitenziario, attraverso la redazione di dettagliate e approfondite relazioni indirizzate alle Istituzioni e alla politica;
  • attività di ricerca, analisi e denuncia dei fenomeni mafiosi, attraverso la predisposizione di istanze, emendamenti, interrogazioni parlamentari, disegni di legge;
  • partecipazione ad audizioni parlamentari;
  • organizzazione di convegni, workshop, conferenze stampa e mostre;
  • realizzazione di percorsi didattici a carattere nazionale dedicati agli studenti di scuole di ogni ordine e grado sul tema della memoria e della conoscenza dei fenomeni criminali;
  • informazione dell’opinione pubblica attraverso pubblicazioni, articoli tecnici, comunicati stampa ed organizzazione di eventi dedicati.
10 NOVEMBRE 2019
AGI - Ergastolano in permesso: Vittime dovere, monitorare seriamente la recidiva

10:02 (AGI) - Roma, 10 nov. - "Quanto altro spargimento di sangue si dovrà avere prima che il ministro della Giustizia e il Governo prendano coscienza di quanto sia fondamentale monitorare seriamente la recidiva in questo Paese?". Così in una nota Emanuela Piantadosi, presidente dell'associazione 'Vittime del Dovere' e figlia del Maresciallo Stefano Piantadosi, ucciso da un ergastolano in permesso premio, commenta la notizia dell'accoltellamento a Milano da un killer già condannato all'ergastolo. 

"Dalla precedente legislatura abbiamo chiesto al ministero che venisse misurata con dati certi ed inequivocabili la recidiva che rappresenta quel metro di misura essenziale per stabilire se un condannato abbia preso coscienza dei reati commessi, abbia scontato consapevolmente la sua pena e sia stato effettivamente rieducato, secondo quanto stabilito dalla costituzione art 27. Dopo un primo colloquio nel 2018 - commenta Piantedosi -, solo caratterizzato da buoni propositi, al Ministro Bonafede sono stati sollecitati ripetutamente incontri, mai più accordati, per avviare uno  studio serio sulla recidiva, per garantire certezza della pena, per istituire un tavolo per le vittime di reato, per aprire un dibattito sul processo penale, al fine di dare un peso e un ruolo effettivo, che non sia solo risarcitorio, alla vittima  poiché in Italia le ragioni delle vittime e la sicurezza della collettività contano meno dei diritti dei delinquenti. Ora attendiamo una presa di coscienza della politica e una risposta immediata". (AGI) 

Tratto da AGI

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