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29 GENNAIO 2019
MBnews - Senato, disegno di legge per equiparare le vittime del dovere a quelle di terrorismo

Rispetto per le vittime e annullamento delle differenze di tutele dei familiari di servitori dello Stato morti o rimasti invalidi un servizio. Questa io cuore del Disegno di Legge “Estensione alle Vittime del Dovere dei benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo”, organizzata dal firmatario del testo normativo, il Senatore del Movimento 5 Stelle Gianmarco Corbetta, e dall’Associazione Vittime del Dovere, presentato giovedì 24 gennaio 2019, alle ore 14, presso il Senato della Repubblica, Sala Caduti di Nassiriya – Palazzo Madama, a Roma.

A presentare il progetto di legge e i valori che lo ispirano, oltre al Senatore e al Presidente della Onlus Emanuela Piantadosi, sono intervenuti il Professore Roberto Russo, ricercatore e docente di diritto costituzionale, l’Avvocato Sabrina Mariotti del Foro di Monza, responsabile dell’ufficio legale dell’associazione, l’avvocato Alessia Meloni del Foro di Velletri e Valentina Rigano, Giornalista ANSA.

Il documento presentato racchiude in sé l’impegno portato avanti dall’Associazione Vittime del Dovere da oltre dieci anni affinché venga eliminata la distinzione tra Vittime, classificate secondo le tipologie dei criminali da cui sono state colpite.

“Il pieno riconoscimento dei diritti alle vittime del dovere, a chi sacrifica sé stesso per la causa collettiva è una questione di dignità ancora prima che materiale – ha dichiarato in conferenza il senatore M5S Gianmarco Corbetta – Vogliamo garantire loro gli stessi benefici che sono già riconosciuti alle vittime del terrorismo”. Poi Corbetta ha aggiunto “tutti i servitori dello Stato che hanno subito conseguenze drammatiche al servizio del nostro Paese meritano il massimo del rispetto. La mia iniziativa legislativa non è l’azione di un singolo parlamentare ma di tutto il gruppo del Movimento 5 Stelle”. E ha concluso “con la Lega è in corso un dialogo e sono sicuro che anche in quella forza politica ci sia forte sensibilità su un tema così importante“. La battaglia delle Vittime Del Dovere, Onlus nazionale nata a Monza, dura da dieci anni. “Ci battiamo affinchè i nostri diritti vengano rispettati. Il mio pensiero va a tutte le vedove che, come mia madre, si sono dovute rimboccare le maniche quando il pilastro della loro famiglia è venuto a mancare” ha spiegato la presidente Emanuela Piantadosi “non è facile, in momenti come quello della perdita di un proprio caro, farsi forza e ricostruire la propria vita”. La presidente ha proseguito “vicinanza anche a tutti gli invalidi che si battono insieme a noi, giorno dopo giorno, per far valere i propri diritti”.  Infine ha precisato  “speriamo vivamente che questo percorso si chiuda positivamente, i nostri eroi non devono essere dati per scontati, auspichiamo che questo governo “del cambiamento” metta al centro i suoi servitori e li riconosca come valido esempio di rispetto e legalità per le nuove generazioni”.

L’Associazione di volontariato Onlus Vittime del Dovere si è costituita per iniziativa di vedove, orfani, invalidi e genitori di appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, caduti o rimasti invalidi nel contrasto alla criminalità comune, alla criminalità organizzata e al terrorismo.

L’organizzazione, a carattere nazionale, apartitica e senza fini di lucro, conta su tutto il territorio nazionale oltre 500 famiglie di vittime. Da sempre si prefigge di rendere onore e preservare la memoria delle Vittime del Dovere che rappresentano il prezioso patrimonio etico della Nazione, poiché hanno, spesso consapevolmente, donato la propria vita per affermare i principi di legalità e giustizia.

“Questo disegno di legge si presenta con una struttura del tutto innovativa, in quanto stabilisce all’interno della norma delle vittime del terrorismo l’estensione dei medesimi diritti alle vittime del dovere”, ha spiegato all’aula l’avvocato Sabrina Mariotti, ideatrice del disegno di legge e responsabile dell’ufficio legale dell’Associazione Vittime del Dovere, “in questo documento non abbiamo dimenticato nessuno, sono stati inclusi gli equiparati, così come le vittime del dovere per mano della  criminalità organizzata, oltre ai familiari superstiti”, ha aggiunto Mariotti.

Tra i benefici previdenziali richiesti dal documento, l’estensione alle vittime del dovere dei dieci anni figurativi sia per i familiari che per gli invalidi, che potranno così andare subito in pensione. Vi sono poi gli assegni in favore dei familiari degli invalidi al 50% che necessitano di costante assistenza. Inoltre anche il completamento dell’esenzione irpef, l’esenzione sanitaria e farmaceutica, oltre alle spese dei provvedimenti giudiziari a carico dello Stato.

L’equiparazione delle vittime del dovere alle vittime del terrorismo è una necessità di uguaglianza imprescindibile. A confermarlo lo studio condotto dal professor Russo: “la situazione attuale non è ragionevole al contrario del disegno di legge di cui si richiede l’approvazione. Giusta anche la richiesta di istituire la giornata della memoria proprio in occasione del 2 giugno”.

Una sperequazione ingiustificata, ha spiegato l’avvocato Alessia Meloni, che ha definito la divisione attuale tra le vittime: “la mancata estensione dei benefici fino ad oggi costituisce un appuntamento mancato da parte dello Stato in virtù del fatto che si parla della dignità umana, e di principi fondamentali dettati dalla nostra costituzione”.

Infine la giornalista Valentina Rigano, collaboratrice dell’associazione ha parlato dell’importanza di “annullare le bandiere quando si parla di morti di Stato” e del coraggio di “credere della parole di cui tutti ci riempiamo la bocca quando si tratta di memoria” e del dovere della stampa di dare “voce e peso alle vittime, più che ai carnefici”.

Tratto da MBnews

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