Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
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05 OTTOBRE 2021
Palazzago (Bg): Anniversario della scomparsa del Maresciallo dei Carabinieri Giacinto Sarti

Nato a Macerata Feltria, in provincia di Pesaro-Urbino, il 24 marzo 1946, Giacinto Sarti si è arruolato all’età di 20 anni nell’Arma dei Carabinieri, prima come carabiniere e subito dopo, seguendo la sua naturale inclinazione, come allievo sottufficiale riuscendo ad ottenere,dopo pochi anni la promozione a Vicebrigadiere.

Nei primi anni da sottufficiale, giovane ed entusiasta, ha prestato servizio in Alto Adige in un momento particolarmente delicato per l’ordine pubblico laddove i reparti dell’Arma venivano impiegati, non senza sacrificio di uomini, in azioni di contrasto al terrorismo indipendentista.

Coltivando un’innata passione riuscì, a soli 24 anni, a diventare pilota militare di elicottero, dopo aver frequentato severi corsi presso le scuole militari di volo di Frosinone e di Pratica di Mare.

Destinato prima al Nucleo Elicotteri di Foggia, poi al centro Elicotteri di Pratica di Mare, dove fu chiamato per le sue eccellenti capacità tecnico-professionali, successivamente, nel maggio 1973, insieme ad un numero esiguo di carabinieri specializzati, giunge a Milano per costituire il Nucleo Elicotteri della Lombardia mentre fino ad allora operavano i Nuclei di Bolzano e Torino.

Nell’ottobre dello stesso anno si sposa e l’anno successivo diviene padre di una bambina, cui dedicava tutto l’affetto ed il poco tempo libero che gli impegni e i rischi del suo lavoro gli consentivano.

Fu tra i primi ad arrivare a Bergamo quando il Nucleo Elicotteri di Linate venne spostato definitivamente sull’aeroporto di Orio al Serio. Insieme a lui il reparto assumeva una forma definitiva e ne aumentava costantemente gli impegni operativi che hanno dato all’ immagine dei piloti dei Carabinieri, sempre presenti con la loro dedizione incondizionata e la notevole professionalità, il prestigio e la considerazione di cui godono oggi ancor più di ieri.

Si è distinto nell’anno 1977 nel Friuli dove ha partecipato alle operazioni di primo soccorso in occasione del tristemente noto e penoso terremoto, meritando la medaglia di bronzo al Valor Civile.

Numerose sono state le missioni di soccorso a traumatizzati, malati gravi o dispersi che è riuscito a portare a termine con successo e che gli hanno permesso di lasciare di sé un ricordo incancellabile, non solo tra i suoi colleghi ma anche nella gente comune che ha sempre partecipato con trepidazione ed entusiasmo alle imprese degli Elicotteri dei Carabinieri.

Il 5 ottobre del 1978, a soli 32 anni, e dopo aver totalizzato quasi 2000 ore di volo, mentre si trova ai comandi del “FIAMMA 47” all’inseguimento di tre rapinatori a Palazzago, in provincia di Bergamo, l’elicottero urta i fili di un elettrodotto, non segnalati come avrebbero dovuto essere, e il Brigadiere precipita insieme a due suoi valorosi colleghi perdendo la vita.

Nei familiari, nelle persone che gli sono state vicino o che lo abbiano anche solo conosciuto, nonché nell’Arma dei Carabinieri, per la quale E’ e SARA’ sempre attuale il sacrificio estremo, il tempo ha forse attenuato il dolore, ma ha lasciato sempre vivo il ricordo della sua passione, del suo entusiasmo e della sua voglia di vivere anche e soprattutto al di là di tutto questo.

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