Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Magistrato
Giovanni Falcone

Palermo 18 maggio 1939
Capaci 23 maggio 1992

Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano, nato il 18 maggio 1939 a Palermo e tragicamente scomparso il 23 maggio 1992 nella strage di Capaci. È considerato uno degli eroi nella lotta contro la mafia e un simbolo di integrità, coraggio e impegno nella difesa della giustizia.

Falcone ha iniziato la sua carriera come magistrato negli anni '60 e ha presto focalizzato il suo impegno nella lotta contro la criminalità organizzata, in particolare la mafia siciliana, nota come Cosa Nostra. Grazie alla sua intelligenza, dedizione e instancabile determinazione, Falcone ha ottenuto numerosi successi nella lotta contro il crimine organizzato.

Uno dei suoi casi più noti è stato il processo contro la Commissione Provinciale di Cosa Nostra a Palermo nel 1987, che portò alla condanna di molti boss mafiosi e alla conferma dell'esistenza di una struttura gerarchica all'interno della mafia.

Tuttavia, il suo impegno contro la mafia lo mise nel mirino dell'organizzazione criminale. Il 23 maggio 1992, Giovanni Falcone, insieme a sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della sua scorta, è stato vittima di un brutale attentato dinamitardo a Capaci, vicino a Palermo. La strage di Capaci è stata uno degli attacchi più violenti mai compiuti contro uno Stato democratico ed è stata una delle pagine più oscure nella storia italiana.

La morte di Giovanni Falcone ha scosso l'Italia e ha portato il paese a prendere coscienza della gravità del fenomeno mafioso e dell'urgenza di combatterlo con ancora più determinazione. La sua scomparsa ha suscitato un'onda di indignazione e solidarietà, portando a una maggiore mobilitazione nella lotta contro la mafia.

L'eredità di Giovanni Falcone è rimasta viva nel cuore degli italiani, e il suo sacrificio ha ispirato un rinnovato impegno nella lotta contro la criminalità organizzata e nella difesa dei valori democratici e della giustizia. La sua memoria è stata onorata attraverso monumenti, iniziative e premi dedicati alla sua figura e al suo impegno per la giustizia.

Giovanni Falcone rimarrà sempre un eroe nazionale e un simbolo di coraggio nella lotta contro la mafia. La sua vita e la sua morte sono un monito costante a non arrendersi mai nella lotta per la verità e per la giustizia, e a difendere con determinazione i principi fondamentali della nostra società.

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