Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Appuntato scelto dell’Arma Carabinieri
RENZO LAMPIS

Nato a Villa Verde (OR) il 2-4-1954

Deceduto a San basilio (OR) il 2-4-1994

Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria

La sera del 2 aprile 1994, vigilia di Pasqua, l’appuntato scelto Renzo Lampis si apposta su un'auto-civetta, una Fiat Uno, sulla strada che unisce San Basilio a Sant'Andrea Frius, ad una quarantina di chilometri da Cagliari. Con lui c'è il tenente Antonio Drago e il maresciallo Antonello Carrucciu, tutti in servizio ad Oristano. In abiti borghesi e collegati con pattuglie che tengono sotto controllo altre arterie della zona, attendono un pericoloso latitante, Andrea Angioi. Infatti, secondo una soffiata, egli sarebbe dovuto tornare a casa per le festività pasquali. Angioi era stato incriminato, insieme ad altri quattro imputati, per l’omicidio a Ruinas (Oristano), di un allevatore, Alfredo Murgia, e del figlio Alessandro, di appena 14 anni, avvenuto nel dicembre 1992. Improvvisamente, dall’oscurità della vegetazione, vengono esposi colpi di arma da fuoco contro l’auto civetta, appostata sul ciglio della strada a fari spenti. Lampis viene colpito alla nuca dal proiettile di una pistola, mentre due pallettoni, forse esplosi da un fucile a canne mozze, lo feriscono al torace e al gluteo. Gli altri due militari, ventre a terra, rispondono con le mitragliette, ma hanno appena il tempo di vedere alcune ombre che spariscono nella notte. Lampis viene trasportato all’ospedale, dove arriva agonizzante. Gli altri due carabinieri della pattuglia rimangono miracolosamente illesi. Sebbene ancora sotto choc, non esitano a partecipare alle battute per cercare di catturare gli autori dell'agguato. Il comandante dell'Arma, generale Luigi Federici si reca ad Oristano a rendere omaggio alla figura del militare caduto. I funerali vengono celebrati in forma solenne ad Oristano. Partecipa alle esequie il ministro della Difesa, Fabio Fabbri. Renzo Lampis era sposato e padre di due figli di 10 e 15 anni. Gli verrà assegnata la Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria.

FOTO DELL’ANNO - PREMIO CHIA SARDEGNA Mario Solinas

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Nella IX edizione del Premio Giornalistico Chia e' stata premiata la drammatica fotografia di Mario Solinas, scattata durante i funerali dell’appuntato scelto Renzo Lampis. Nella foto in bianco e nero, accanto alla vedova e a figli, è ritratto il colonnello dei carabinieri Luciano Gavelli.


Di seguito, un articolo tratto da "L'unione Sarda"
Appuntato Lampis, il ricordo

Oggi è un giorno importante per la comunità di Villaverde. C'è anche una piazza ed una scultura a ricordarlo. Il 2 aprile 1994 l'appuntato dei carabinieri Renzo Lampis, originario del paese, morì ad appena quarant'anni nell'adempimento del suo dovere. Rimase colpito alla nuca ed alle spalle in un conflitto a fuoco con banditi in una strada vicino a Sant'Andrea Frius. E poco dopo morì in ospedale. Si era appostato con due colleghi in attesa del passaggio del latitante Andrea Angioi. Il ricordo dell'eroe viene perpetuato ogni giorno tra i suoi compaesani con il parco giochi intitolato alla sua memoria. «È lo spazio aggregativo più importante nel nostro paese», ha detto il sindaco Roberto Scema, «questo dimostra l'importanza di tutta la comunità nel non dimenticarsi di un punto di riferimento importante. Un uomo che ha perso la vita per il proprio dovere, un esempio che vogliamo trasmettere anche alle nuove generazioni. Speriamo il prossimo anno, per il ventennale, di organizzare una bella cerimonia». A Villaverde c'è anche un monumento dedicato a Lampis, un'allegoria della Grande Madre Sardegna nella sua intensa espressione di arcaico dolore che stringe a sé uno dei tanti figli senza nome. «Per noi è motivo di onore e gioia che il paese di Villaverde non abbia dimenticato nostro padre», ha affermato il figlio Stefano. (an.pin.)

 

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