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04 AGOSTO 2020
ReportageOnline.it - Concorso di idee “Le Vittime del Dovere: patrimonio etico della nazione”. Decretati i vincitori della prima edizione del progetto nazionale organizzato dall’Associazione Vittime del Dovere in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione

Sono 9 gli elaborati risultati vincitori della prima edizione del Concorso di idee “Le Vittime del Dovere: patrimonio etico della nazione”, iniziativa promossa dall’Associazione Vittime del Dovere in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.

I lavori, giunti da tutta Italia, sono stati realizzati dagli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado che, nel corso dell’anno scolastico appena concluso, sono stati invitati a comporre dei componimenti (grafici, testuali, video) il cui focus sono state appunto le Vittime del Dovere, ovvero gli appartenenti alla Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura deceduti, o rimasti invalidi, nel corso delle proprie mansioni lavorative per il bene del Paese.

L’Associazione Vittime del Dovere, che da tredici anni si adopera nell’ideazione di iniziative volte alla promozione della cultura della legalità tra le nuove generazioni, ha così voluto rendere omaggio ancora una volta ai nostri Eroi moderni, attraverso un concorso di idee che potesse mantenerne viva la memoria. Il concorso si è inserito in un momento storico delicato, caratterizzato da numerosi fatti di cronaca aventi proprio, come principali vittime, appartenenti alle Forze dell’Ordine e Armate. Alcuni componimenti, inoltre, hanno rappresentato un omaggio al lavoro infaticabile e prezioso che i tanti operatori del settore sanitario hanno assolto durante la pandemia legata al Covid 19.

Il Tema, collegato ad una borsa di studio (valore complessivo 1.500 euro), ha seguito la seguente traccia:

Le Vittime del Dovere sono gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura deceduti o rimasti invalidi in azioni di contrasto alla criminalità comune, alla criminalità organizzata o al terrorismo nel corso di servizi di ordine pubblico, di tutela della pubblica incolumità o di attività di soccorso.

Sono questi gli Uomini e le Donne che con altruismo e spirito di abnegazione hanno donato e sacrificato la propria vita consapevolmente in nome dello Stato per garantire la sicurezza di noi cittadini e per tutelare i principi di legalità e giustizia su cui si fonda la nostra Nazione.

Nel corso della storia italiana molti sono stati gli episodi, anche recenti, in cui le autorità del nostro Paese hanno chiesto l’intervento di questi Uomini, definiti da tutti degli “Eroi”, che quotidianamente prestano soccorso al singolo e spesso salvano intere popolazioni in caso di calamità naturali, di attentati, di disastri colposi ed altri eventi di natura eccezionale. Sono gli angeli che nella quotidianità e in silenzio, sorvegliano e prevengono.

Nell’immediatezza dei fatti vengono menzionati ma, nel lungo periodo, sono troppo spesso dimenticati. Del loro sacrificio resta memoria solo nel trafiletto di un articolo su carta stampata e forse nel cuore di chi ha ricevuto aiuto concreto.

Dopo aver approfondito tali considerazioni, esponi le ragioni che, a tuo parere, spingono questi Uomini a sacrificare la propria incolumità fisica per il bene comune e indica cosa ritieni sia possibile fare concretamente per rendere onore alla memoria dei servitori dello Stato, affinché attraverso questi esempi le nuove generazioni abbiamo maggiore rispetto per le Istituzioni e per la collettività in genere.

Individua la figura di una Vittima del Dovere che è nata o ha lavorato nel territorio in cui vivi; racconta la sua storia, magari scoprendo epigrafi o monumenti dimenticati, documenti, giornali, libri e persone che ricordano il suo sacrificio.

I componimenti sono stati valutati da una commissione composta da rappresentanti dell’Associazione Vittime del Dovere e del Ministero dell’Istruzione, che hanno così selezionato i lavori più meritevoli sottolineando in tal modo l’importanza di una riflessione e di un impegno comune e condiviso su tematiche di grande interesse per i giovani e per la comunità.

Tratto da ReportageOnline.it

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