Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
CONTRASTO ALLE MAFIE
Attività di sensibilizzazione istituzionale finalizzata alla lotta contro la criminalità organizzata

L'Associazione Vittime del Dovere svolge da anni una copiosa attività di approfondimento e sensibilizzazione finalizzata alla conoscenza e allo studio dei fenomeni criminali e al contrasto della criminalità organizzata.
Un impegno quotidiano che si esplica, in contesti istituzionali, parlamentari, pubblici e didattici, attraverso:

  • interventi diretti ad evidenziare criticità legate al sistema normativo, penale o penitenziario, attraverso la redazione di dettagliate e approfondite relazioni indirizzate alle Istituzioni e alla politica;
  • attività di ricerca, analisi e denuncia dei fenomeni mafiosi, attraverso la predisposizione di istanze, emendamenti, interrogazioni parlamentari, disegni di legge;
  • partecipazione ad audizioni parlamentari;
  • organizzazione di convegni, workshop, conferenze stampa e mostre;
  • realizzazione di percorsi didattici a carattere nazionale dedicati agli studenti di scuole di ogni ordine e grado sul tema della memoria e della conoscenza dei fenomeni criminali;
  • informazione dell’opinione pubblica attraverso pubblicazioni, articoli tecnici, comunicati stampa ed organizzazione di eventi dedicati.
29 NOVEMBRE 2018
Regione Lombardia approva l’istituzione del Garante per le vittime di reato. Successo per l’Associazione Vittime del Dovere

La Lombardia sarà la prima Regione in Italia ad avere un Garante per la tutela delle vittime di reato. Il Consiglio regionale, in data 28 novembre, ha quindi dato il via libera all'unanimità al progetto di legge che istituisce la nuova figura, proposta dal Consigliere regionale del Gruppo Misto Viviana Beccalossi.

“Questa legge parte da un presupposto semplice: paradossalmente e sempre più spesso, i colpevoli di reato godono di diritti e benefici a loro tutela, mentre le vittime vengono lasciate sole ad affrontare la loro battaglia per chiedere giustizia, fino ad arrivare ai casi più gravi nei quali talvolta chi si difende finisce addirittura per essere messo sotto accusa, con un inaccettabile scambio di ruolo tra la vittima e il carnefice. Sono molto soddisfatta per la condivisione unanime emersa prima in Commissione e oggi in Consiglio regionale perché rafforza sicuramente il ruolo e l’autorevolezza di questa figura conferendole un grande valore istituzionale" ha spiegato ieri Beccalossi.

Al Garante regionale potranno rivolgersi le vittime (o i familiari, compresi i conviventi, in caso di decesso) di tutti i delitti del codice penale contro l'incolumità pubblica e contro la persona, nonché chi subisce un furto in casa o con strappo, rapina, estorsione, usura e sequestro di persona a scopo di estorsione.

Il provvedimento prevede che il Garante possa offrire assistenza gratuita per fornire informazioni sui tempi e i modi per presentare denuncia e querela, per ricevere assistenza psicologica, sociosanitaria e legale: può inoltre promuovere specifiche iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori dei servizi sociali e della polizia locale e avviare campagne e attività informative sul territorio anche tramite i servizi sociali dei Comuni e le associazioni territoriali preposte.

Grazie all’approvazione di un emendamento del Presidente della Commissione Antimafia Monica Forte viene precisato che tra le vittime di reato che possono chiedere assistenza al Garante vi siano anche le vittime di reati familiari.

Un successo per l’Associazione Vittime del Dovere Onlus che ha da tempo sottolineato la necessità che le Vittime di reato vengano rivalutate in termini di considerazione generale e siano ad esse dedicate attenzioni particolari.

L’iniziativa era stata posta all’attenzione del precedente Governo in particolare alla Presidenza del Consiglio e ai Ministri dell’Interno, della Difesa e della Giustizia nel 2017 con relazioni protocollate in occasione di riunioni e colloqui.

Già il 27 aprile 2017 nel corso delle audizioni informali presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati per quanto concerne la proposta di legge a. c. 4368 “modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario” l’Associazione aveva proposto mediante osservazioni depositate l’istituzione di un Osservatorio delle Vittime quale organo competente, sensibile, efficiente ed in grado di farsi portatore delle legittime istanze delle Vittime, “bilanciando così l’attenzione attuale dedicata su più fronti agli autori di reati”.

Recentemente è stata presentata al Ministero dell’Interno, nel corso di un incontro con il Capo di Gabinetto, Prefetto Matteo Piantedosi, tenutosi in data 6 luglio 2018 e con il Sottosegretario Nicola Molteni in una riunione avvenuta il 4 ottobre 2018. E’ stata poi oggetto di riflessione con il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in data 12 ottobre in occasione di un incontro ufficiale (link).

Regione Lombardia si è concretamente attivata nell’ascoltare le istanze provenienti dalle Vittime e in data 3 ottobre 2018 aveva, infatti, invitato la nostra Associazione presso la II Commissione “Affari Istituzionali” di Regione Lombardia per un’audizione circa il Progetto di Legge n.14 “Istituzione del Garante nazionale per la tutela delle vittime di reato”.

“Siamo sinceramente grati a Regione Lombardia che ha dimostrato di essere in prima linea nella tutela di tutte le vittime. Non possiamo che ringraziare vivamente il Consigliere Viviana Beccalossi che, commentando il risultato raggiunto, mi ha scritto “promessa mantenuta!”. Grazie al Presidente della Commissione Antimafia Monica Forte per il sostegno. Ci auguriamo che molte altre Regioni italiane possano seguire l’esempio di Regione Lombardia e che soprattutto il Ministro della Giustizia Bonafede possa istituire un organismo che rappresenti, tuteli e dia voce alle vittime di reato. Lo scopo dell’Associazione è che venga riconosciuto maggior peso alle Vittime e a chi subisce un reato in genere, poiché in un qualsiasi fatto di sangue esiste un carnefice ma, purtroppo, anche una vittima. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di valorizzare anche questa parte troppo spesso dimenticata. Tra le proposte avanzate rientrano la richiesta di considerare la vittima anche nella fase successiva all’esecuzione della pena, includendo soluzioni di giustizia riparativa, e assicurando, in generale, maggiore considerazione e peso alle vittime nel corso dei procedimenti penali come avviene anche in altri paesi esteri” ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere Emanuela Piantadosi.

Associazione Vittime del Dovere

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