Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
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23 MAGGIO 2012
Roma, Senato della Repubblica - 20° anniversario della strage di Capaci, presentazione del ddl n. 3196 : ISTITUZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL DOVERE

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Si terrà oggi alle ore 12.00 al Senato presso la Sala Caduti di Nassirya, in occasione del 20° anniversario della strage di Capaci, la presentazione del disegno di legge n. 3196: "ISTITUZIONE GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL DOVERE" proposto dall'Associazione Vittime del Dovere e stilato dalla Sen. Maria Alessandra Gallone unitamente ai Senatori Filippo Saltamartini, Simona Vicari, Maurizio Gasparri, Luigi Compagna, Andrea Fluttero, Gaetano Quagliariello, Cristiano De Eccher, Lorenzo Piccioni, Tomaso Zanoletti, Lucio Malan e Giulio Camber.

Interverranno:

Alessandra Gallone, Presentatrice ddl 3196 "Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del dovere"
Maurizio Gasparri, Presidente del gruppo parlamentare Il Popolo della Libertà
Gaetano Quagliariello, Presidente vicario del gruppo parlamentare Il Popolo della Libertà
Filippo Saltamartini, Componente Commissione Affari Costituzionali, Commissione di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali
Emanuela Piantadosi, Presidente Associazione Nazionale Vittime del Dovere

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE VITTIME DEL DOVERE

Oggi, 23 Maggio 2012, nel giorno del ventesimo anniversario della strage di Capaci che ha visto immolarsi con coraggio e abnegazione i Servitori dello Stato: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, l’Associazione di Volontariato Onlus “Vittime del Dovere” chiede l’istituzione della giornata commemorativa in memoria delle Vittime del Dovere.

Per espressa volontà delle famiglie dei moltissimi caduti e degli invalidi che hanno servito lo Stato a prezzo della propria vita, si chiede che tale giornata possa essere istituita il 2 giugno, in concomitanza con la Festa della Repubblica, data fondamentale per la Storia del Paese che i nostri cari hanno contribuito ad onorare.
Le motivazioni di questa richiesta sono dettate dalla consapevolezza che il sacrificio degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, alle Forze Armate e alla Magistratura, rinnovato durante tutta la storia della Nazione, rappresenti l’ideale prosecuzione dello spirito di quei giovani che hanno creduto nell’Unità d’Italia e che l’hanno realizzata sacrificandosi, nonché del valore di tutti i soldati che nel corso delle varie guerre hanno combattuto in difesa del nostro Paese.
La scelta è determinata dal fatto che il 2 giugno rappresenta il simbolo della decisione libera e democratica del popolo italiano per uno Stato repubblicano e moderno, avente come prerogative il rispetto per la legalità e lo stato di diritto per tutti i cittadini.
La Senatrice Maria Alessandra Gallone, unitamente ai Senatori Filippo Saltamartini, Simona Vicari, Maurizio Gasparri, Luigi Compagna, Andrea Fluttero, Gaetano Quagliariello, Cristiano De Eccher, Lorenzo Piccioni, Tomaso Zanoletti, Lucio Malan e Giulio Camber ha raccolto le nostre istanze e ha stilato il disegno di legge che oggi viene presentato ufficialmente. A loro va il nostro più sincero e sentito ringraziamento.

Le nostre famiglie auspicano che questo desiderio si concretizzi mediante l’approvazione del disegno di legge 3196 da parte di tutte le forze politiche, poiché il sacrificio dei rappresentanti delle Istituzioni è un tema che tocca il cuore di tutti gli Italiani.
Le Vittime del Dovere, a nostro avviso, rappresentano il prezioso patrimonio etico della nostra Nazione, poiché hanno, spesso consapevolmente, donato la propria vita per affermare i principi di legalità e giustizia.
L’insegnamento trasmesso da chi si è immolato servendo lo Stato deve essere ufficialmente ricordato da tutti gli Italiani, affinché questa eredità venga coltivata dalle generazioni future e renda saldi e imperituri i valori di giustizia e democrazia.

Emanuela Piantadosi
Presidente Associazione di Volontariato Onlus “Vittime del Dovere”
Orfana del Maresciallo dei Carabinieri Stefano Piantadosi M.O.M.C.

NOTE STORICHE

Il 2 giugno 1946 gli Italiani furono chiamati a un referendum popolare per scegliere la forma istituzionale dello Stato italiano, ossia decidere se l'Italia dovesse rimanere una monarchia, oppure diventare una repubblica. Quello stesso giorno il popolo italiano fu interpellato anche per eleggere l'Assemblea Costituente, con il compito di scrivere la nuova Costituzione che avrebbe fatto dell'Italia una Repubblica parlamentare.
Per giungere a questa fondamentale tappa della storia italiana occorre però ricordare quanti hanno lottato e sono caduti per la riconquista della libertà della Nazione ed il ripristino dei valori della democrazia.
Oggi, come allora, questi valori vengono garantiti e tutelati anche per mezzo del lavoro e del sacrificio di tutti i rappresentanti delle Istituzioni che, in ambito nazionale e internazionale, hanno contribuito e contribuiscono all’affermazione dello stato di diritto.
Nel giugno del 1948, per la prima volta, via dei Fori Imperiali a Roma ospitava la parata militare in onore della Repubblica.
Tradizionalmente il Cerimoniale della Repubblica italiana prevede, per la giornata del 2 giugno, la deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto presso l'Altare della Patria, e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
L'omaggio al Sacello del Milite Ignoto, inserito nel Complesso del Vittoriano, ha un elevato valore simbolico e rappresenta un doveroso ringraziamento che la Patria perpetua a favore di tutti coloro i quali hanno donato la propria vita nell'adempimento del proprio dovere. Il milite ignoto venne insignito della medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della Patria”.
Il Milite Ignoto è quindi il luogo sacro dove rendere omaggio a tutti i caduti, ieri come oggi, sia in guerra sia in missione di pace.
Appare dunque evidente come il Vittoriano, monumentale rappresentazione dell’Italia Unita, richiami sia i valori della Repubblica con le due iscrizioni sui propilei "PATRIAE UNITATI" e "CIVIUM LIBERTATI" ("All'unità della Patria" e "Alla libertà dei cittadini"), sia i valori civili del popolo italiano: azione, pensiero, concordia, diritto, forza, sacrificio.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano descrive tale luogo come simbolo della “perenne riconoscenza dell’Italia per i seicentomila soldati che hanno perso la vita nel primo conflitto mondiale e simboleggia l’apprezzamento e il rispetto per tutti coloro che hanno combattuto e combattono a difesa dei nobili valori che il nostro Paese promuove nel mondo”.
Alla parata militare del 2 giugno prendono parte tutte le Forze Armate e le Forze di Polizia della Repubblica, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e la Croce Rossa Italiana. Nel 2005 l'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ordinò che sfilassero anche il Corpo di Polizia Municipale di Roma, in rappresentanza di tutte le Polizie locali d'Italia e il personale della Protezione Civile. Così, una volta all’anno l’Italia rende onore alla Repubblica attraverso i suoi uomini in uniforme, riscuotendo grande partecipazione da parte di tutti i cittadini.

 

 

VEDI IN ALLEGATO IL DISEGNO DI LEGGE DDL 3196 : "ISTITUZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL DOVERE"

 

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