BOJANO – Si è svolta presso la Cappella Romano, all’interno del cimitero comunale di Bojano, la cerimonia di commemorazione in onore del Generale di Divisione dei Carabinieri Franco Romano, recentemente riconosciuto ufficialmente come Vittima del Dovere.
Alla cerimonia hanno preso parte la vedova Liliana e il figlio Luigi, insieme ai familiari del Generale. Presenti anche il Comandante della Legione Carabinieri “Abruzzo e Molise”, Generale di Brigata Gianluca Feroce, il Comandante Provinciale di Campobasso, Colonnello Luigi Di Santo, e il Comandante della Compagnia di Bojano, Capitano Luca Palladino. Hanno partecipato inoltre il sindaco di Bojano Carmine Ruscetta e una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo.
La cerimonia religiosa, officiata dal Cappellano militare Don Giuseppe Graziano, ha richiamato i valori di servizio, fedeltà alle istituzioni e sacrificio, fondamenti dell’identità del Carabiniere. Nel suo intervento, il Generale Feroce ha ricordato Romano come esempio luminoso di comandante e uomo delle istituzioni, sottolineando come il suo sacrificio rappresenti un riferimento morale per tutti i Carabinieri, in servizio e in congedo.
La figura del Generale Romano:
Nato a Bojano il 25 dicembre 1939, Romano ha dedicato l’intera vita al servizio dello Stato e dell’Arma dei Carabinieri. Ufficiale di straordinaria levatura, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino, raggiungendo il grado di Generale di Divisione. Nel corso della carriera ha comandato reparti di vertice, tra cui le Legioni Carabinieri di Bologna e la Regione Piemonte e Valle d’Aosta, oltre ai Comandi di Napoli, Genova e Torino.
Decorato con numerose onorificenze – tra cui dieci Encomi Solenni e la Medaglia d’Argento al Valor Civile – si è distinto per coraggio, equilibrio e instancabile impegno nella tutela della sicurezza pubblica e nella lotta alla criminalità organizzata.
Il Generale Romano perse la vita il 14 dicembre 1998 a Volpiano (TO), insieme al Maggiore Paolo Cattalini e ai Marescialli Gennaro Amirante e Giovanni Monda, durante una missione istituzionale a bordo di un elicottero Agusta A109 precipitato ed esploso al suolo.
Con decreto dell’11 novembre 2025, il Ministero dell’Interno ha conferito ufficialmente lo status di Vittima del Dovere, riconoscendo il sacrificio affrontato nel fedele adempimento del proprio incarico.
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