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20 FEBBRAIO 2024
Roma - 25° Anniversario di Fondazione GOM - Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria - 19 febbraio 1999

Oggi si celebra il 25° Anniversario di Fondazione del Gruppo Operativo Mobile (G.O.M.), reparto del Corpo di Polizia Penitenziaria, creato il 27 maggio 1997, con un provvedimento dell'allora Direttore Generale del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Michele Coiro. Il GOM Raccoglie l'eredità del Servizio Coordinamento Operativo Polizia Penitenziaria, costituito nel 1993 come Sezione V della Segreteria Generale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Battaglione Mobile del Corpo degli Agenti di Custodia, attivo tra il 1970 e il 1980. Successivamente il Ministro della Giustizia ne formalizzò l'istituzione con il D.M. 19 febbraio 1999.

Martedì 20 febbraio, alle ore 11, presso la Scuola di formazione dell’Amministrazione Penitenziaria “Giovanni Falcone”, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio interverrà alla cerimonia organizzata dall’Amministrazione Penitenziaria. Insieme al Guardasigilli, prenderanno la parola il Capo del Dap Giovanni Russo, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo, il Direttore del GOM Augusto Zaccariello e il professor Nando Dalla Chiesa.

Presente anche Ambra Minervini, Vice Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, Vittima del Terrorismo e orfana del Magistrato Girolamo Minervini.

Il Gruppo Operativo Mobile (G.O.M.) è il reparto d’eccellenza della Polizia Penitenziaria cui la legge demanda la custodia dei detenuti sottoposti al regime speciale (art. 41-bis comma II° quater introdotto dalla l. 354/1975 e da ultimo modificato dalla l. 70/2020) la cui organizzazione è disciplinata con D.M. 30 luglio 2020.

Svolge un’attività caratterizzata da grandissima professionalità, competenza e preparazione.

In particolare, il G.O.M. provvede a:

  • vigilanza e osservazione dei detenuti sottoposti a regime speciale previsto dall'articolo 41-bis, comma 2, della legge penitenziaria;
  • svolgimento di attività di controllo della corrispondenza, dei colloqui visivi e telefonici, del sopravvitto, della ricezione dei pacchi, nonché di ogni altro servizio riguardante i detenuti sottoposti a regime speciale 
  • vigilanza e osservazione dei detenuti che collaborano con la giustizia individuati dalla Direzione generale dei detenuti e del trattamento in quanto ritenuti di maggiore esposizione a rischio; 
  • traduzioni e ai piantonamenti di detenuti e internati ritenuti dalla Direzione generale dei detenuti e del trattamento ad elevato indice di pericolosità, anche in ragione della loro posizione processuale; tali servizi possono essere espletati, per motivi di sicurezza e riservatezza, con modalità operative anche in deroga alle vigenti disposizioni amministrative in materia;
  • vigilanza e osservazione di detenuti per reati di terrorismo, anche internazionale, specificamente individuati dalla Direzione generale dei detenuti e del trattamento, anche se ristretti in regimi diversi da quello previsto dall'articolo 41-bis, comma 2, della legge. 

Inoltre, su disposizione del Capo del Dipartimento, il G.O.M. può essere impiegato:

  1. nei casi previsti dall'articolo 41-bis, comma 1, della legge (rivolte o altre gravi situazioni di emergenza)
  2. in ogni altro caso di emergenza del sistema penitenziario.

Il G.O.M. si articola in un Ufficio centrale che ha sede in Roma e in Reparti Operativi Mobili (R.O.M.) istituiti presso istituti penitenziari e servizi territoriali dell’amministrazione penitenziaria. E' dotato di bandiera di istituto concessa con decreto del Presidente della Repubblica 11 marzo 2011. Il personale impiegato negli attuali dodici R.O.M. viene movimentato, per motivi di sicurezza, ogni 6/8 mesi.

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