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02 DICEMBRE 2020
Fanpage.it - Inizia il processo per la morte dell’agente Apicella. La madre: “Come Lino, credo nella giustizia”

È cominciato a Napoli il processo per la morte del poliziotto Lino Apicella, rimasto ucciso nello schianto con l’automobile di una banda di rapinatori in fuga dopo un tentato colpo in banca. La moglie e i genitori si sono costituiti parte civile. Imputati quattro giovani: sono accusati di omicidio volontario, rischiano l’ergastolo.

È cominciato oggi il processo per la morte dell'agente scelto Lino Apicella, il poliziotto del commissariato Secondigliano deceduto quando la sua automobile si è schiantata contro quella di una banda di ladri in fuga dopo un tentativo di furto in banca (diventato rapina in seguito alla reazione contro le forze dell'ordine intervenute). Alla sbarra quattro giovani, tutti residenti del campo rom di Giugliano: sono tutti accusati della rapina e tre di loro, tranne quello fuggito a piedi, di omicidio volontario. "Credo nella Giustizia – ha detto Annunziata Voccacciaro, la mamma dell'agente Pasquale Apicella – come ci ha creduto mio figlio. Io credo che mi faranno giustizia per mio figlio. Solo questo".

I genitori e la moglie del poliziotto, Giuliana Ghidotti, tutti rappresentati dall'avvocato Gennaro Razzino, davanti alla Terza Assise (presidente La Posta), si sono costituiti parte civile; ammessa la costituzione anche dell'Associazione Vittime del Dovere, patrocinata e rappresentata dall'avvocato Sergio Bellotti, del foro di Roma, e della Fondazione Polis. I quattro imputati hanno chiesto il rito abbreviato per la rapina e gli altri reati minori, ma il procedimento penale non potrà essere utilizzato anche per l'omicidio volontario. Nel caso in cui la Corte dovesse accogliere la questione sollevata, il processo proseguirà davanti alla Corte di Assise soltanto per l'accusa di omicidio (che prevede pene fino all'ergastolo), mentre per gli altri reati si procederà davanti al gip per la richiesta del rito abbreviato. L'udienza è stata rinviata al prossimo 23 dicembre dopo la discussione delle questioni preliminari.

La morte dell'agente Lino Apicella a Napoli

La tragedia è avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 aprile 2020. Apicella, padre di due bambini, era intervenuto insieme al collega in supporto a una pattuglia del commissariato San Carlo Arena che stava inseguendo una banda di ladri in fuga su un'Audi dopo un tentato furto in via Abate Minichini. I criminali hanno speronato la prima volante e si sono lanciati a folle velocità contromano e a fari spenti lungo Calata Capodichino e hanno centrato la Seat di Apicella. L'agente, 37 anni, è morto nello schianto mentre il collega è rimasto ferito in modo non grave.

Due dei ladri, Fabricio Hadzovic, 40 anni, Admir Hadzovic, 27 anni, sono stati arrestati subito, rimasti bloccati tra le lamiere, mentre Igor Adzovic, 39 anni, fuggito a piedi, è stato bloccato poco dopo; il quarto componente del gruppo, Renato Adzovic, 23 anni, è stato rintracciato successivamente ed è l'unico che non deve rispondere di omicidio: lasciato nei pressi della banca dai complici prima della fuga, era tornato nel campo rom. Dalle successive indagini è emerso che quello alla Credit Agricole di via Abate Minichini era il secondo tentato furto della nottata: poco prima la banda aveva colpito a Casoria, ai danni della filiale della Deutsche Bank.

Tratto da FanPage.it

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