DARIO CIANCIOLO

L'11 luglio 2009, nel corso di complesse e rischiose indagini dirette a contrastare il fenomeno del narcotraffico a Palermo, il Sovrintendente Cianciolo si reca, insieme ad un collega, presso un quartiere della città conosciuto per l’altissima densità mafiosa.
I due agenti hanno il compito di documentare il passaggio di una partita di droga che di lì a breve si sarebbe dovuta compiere. Dario Cianciolo, dopo aver assistito allo scambio di droga tra due soggetti controllati, si pone all’inseguimento del trafficante che, nel frattempo, sale a bordo della propria auto, allontanandosi velocemente. I due investigatori riescono a bloccare l’auto dell’uomo, sospettato di recare con sé un grosso quantitativo di droga.
Quando Dario si avvicina alla vettura per intimare al trafficante di uscire dall’abitacolo, l’uomo in maniera assolutamente inaspettata innesta la marcia e riesce ad allontanarsi, investendo in pieno il Sovraintendente Cianciolo. Il Sovrintendente Cianciolo viene violentemente scaraventato sul cofano della vettura e trascinato per circa 50 metri. A tal punto il malvivente, con il chiaro intento di disfarsi di lui, sterza violentemente facendolo rovinare per terra e provocandogli diversi traumi e lesioni. Dario Cianciolo, nonostante l’accaduto, si rialza e insegue nuovamente il sospettato, riuscendo alla fine a trarlo in arresto.
Il grave episodio porta il Sovrintendente Dario Cianciolo ad essere riconosciuto Vittima del Dovere a seguito di un’azione della criminalità organizzata.