Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Agente Scelto della Polizia di Stato
Pierluigi Rotta

Nato a Pozzuoli nel 1985
Deceduto: TRIESTE 04/10/2019

Pierluigi Rotta nasce nel 1985 a Pozzuoli, in provincia di Napoli. Sin da giovane mostra una forte vocazione per le Forze dell’Ordine, scegliendo di dedicare la sua vita al servizio dello Stato. Dopo aver intrapreso il percorso di formazione, entra nella Polizia di Stato, dove si distingue per dedizione, professionalità e umanità.

Negli anni viene assegnato a vari incarichi sul territorio nazionale, fino ad arrivare alla Questura di Trieste, dove presta servizio come agente scelto presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. I colleghi lo ricordano come un ragazzo riservato, serio, sempre disponibile, con un forte senso del dovere e un grande rispetto per il ruolo che ricopriva. Amava il suo lavoro, che svolgeva con orgoglio e disciplina.

La sua vita viene tragicamente spezzata il 4 ottobre 2019, durante un turno di servizio. All’interno della questura di Trieste, durante un controllo su un cittadino straniero affetto da disturbi psichici, Pierluigi viene aggredito e ucciso con la sua stessa arma di ordinanza. Aveva 34 anni.

La sua morte, insieme a quella del collega Matteo Demenego, ha lasciato un segno indelebile nella Polizia di Stato e nella comunità nazionale. Per molti è diventato un simbolo di coraggio e sacrificio, esempio di chi ha giurato fedeltà alla divisa e ha onorato fino in fondo il proprio impegno.

Il funerale di Pierluigi Rotta si è tenuto il 18 ottobre 2019 nella chiesa della Sacra Famiglia a Lago Patria (Giugliano in Campania), alla presenza di centinaia di persone, colleghi, familiari e rappresentanti delle istituzioni.

Pierluigi riposa nella sua terra, ma il suo nome continua a vivere nella memoria di chi crede nel valore della giustizia e del servizio allo Stato.

Medaglia d’oro al valor civile e promozione per merito straordinario, alla memoria, conferita all’Assistente della Polizia di Stato Matteo DEMENEGO e all’Agente Scelto della Polizia di Stato Pierluigi ROTTA

“Operatori della Sezione volanti accompagnavano presso gli uffici della Questura un cittadino dominicano, che si era reso responsabile alcune ore prima di una rapina nei confronti di una donna. In Questura, durante le operazioni di polizia giudiziaria, il malvivente si scagliava contro l’Agente Pierluigi ROTTA e, nonostante la strenua resistenza opposta, riusciva a sfilargli dalla fondina la pistola di ordinanza e a far fuoco più volte, provocandone la morte. Udite le esplosioni, l’Agente Matteo DEMENEGO, che si trovava in un’altra stanza insieme al fratello del fermato, interveniva e, vedendo il corpo del collega riverso a terra, si avvicinava per prestargli soccorso. Nello stesso frangente veniva raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco che ne causavano il decesso.” Fulgido esempio di altissimo senso del dovere e di elette virtù civiche spinti fino all’estremo sacrificio per la salvaguardia della legalità”.

Matteo e Gigino

Morti,
senza torti.
Morti,
e risorti.

Poliziotti a Trieste,
di gioventù si veste.
Di stelle loro luce,
la vita dolce.

La volante due,
non fugge.
Aiuta, salva e sostiene,
il male per il bene.

Matteo e Gigino,
vinto hanno il loro destino.
Per l’Italia sono eterni,
luce per i nostri inferni.

Morti,
senza torti.
Morti,
e risorti.

Poliziotti a Triesti,
di giuvintù si vesti.
Di steddi si luci,
a so vita dulci.

A volanti fui,
non fuji.
Juta, sarba e susteni,
u mali p 'u beni.

Matteo e Giginu,
vincir 'o so destinu.
Pi l'Italia su iterni,
luci p 'i nostri inferni.

Grazie, Matteo e Gigino.

Dott. Giuseppe Toscano

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