Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Magistrato
Francesca Morvillo

Palermo 18 marzo 1947
Capaci 23 maggio 1992

È stata una magistrata italiana, nata il 18 marzo 1947 a Palermo e tragicamente scomparsa il 23 maggio 1992 nella strage di Capaci insieme a suo marito, il giudice Giovanni Falcone, e tre agenti della loro scorta. La sua figura è stata un simbolo di integrità, coraggio e impegno nella lotta contro la mafia.

Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, Francesca Morvillo ha intrapreso la carriera di magistrato nel 1975 e si è specializzata in diritto penale. Sin dai primi anni della sua carriera, si è distinta per la sua dedizione nella lotta contro il crimine organizzato, in particolare la mafia siciliana, Cosa Nostra.

Nel corso della sua carriera, Francesca Morvillo ha affrontato diverse indagini e processi legati al fenomeno mafioso, dimostrando una grande competenza e determinazione nella lotta contro il crimine. La sua intelligenza e la sua professionalità le hanno valso il rispetto e l'ammirazione dei colleghi e della comunità giuridica.

La vita di Francesca Morvillo era profondamente intrecciata a quella del marito Giovanni Falcone, anch'egli un magistrato impegnato nella lotta contro la mafia. La coppia ha condiviso non solo l'impegno professionale, ma anche una profonda comprensione e un amore reciproco.

La tragica strage di Capaci del 23 maggio 1992 ha sconvolto l'Italia e ha segnato un punto di svolta nella lotta contro la mafia. Francesca Morvillo è stata uccisa insieme a suo marito e ai membri della loro scorta in un attentato dinamitardo pianificato da Cosa Nostra. La sua scomparsa ha generato un'ondata di indignazione e rabbia nel paese e ha portato a un rinnovato impegno nella lotta contro il crimine organizzato.

L'eredità di Francesca Morvillo è rimasta viva nella memoria dei suoi colleghi, amici e di coloro che hanno conosciuto la sua figura coraggiosa e determinata. La sua vita e la sua morte sono diventate un simbolo della lotta contro la mafia e della difesa dei valori della giustizia e dello Stato di diritto.

Oltre alla sua professione di magistrato, Francesca Morvillo è stata anche una madre affettuosa e una donna di grande dignità e integrità. La sua memoria è stata onorata attraverso monumenti, iniziative e premi dedicati alla sua figura e al suo impegno nella lotta contro il crimine organizzato.

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