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17 DICEMBRE 2025
Malpensa24.it - Vittime del dovere: lo Stato celebra gli eroi ma nega i diritti alle famiglie

Il silenzio assordante della politica si abbatte ancora una volta su chi ha dato tutto per l’Italia. E’ la denuncia fatta dall’Associazione Vittime del Dovere, Onlus nazionale con sede a Monza, in Lombardia, a seguito dell’esame della legge di bilancio che, per l’associazione, per la quarta volta di fila non prevede alcun contributo per borse di studio per gli orfani e i figli di chi è caduto servendo lo Stato.

“E’ prima di tutto, un vuoto di riconoscenza – ha detto la presidente dell’Associazione, Emanuela Piantadosi – un’Italia che onora i morti nelle piazze ma abbandona i vivi nelle aule di tribunale, un paradosso etico e istituzionale di inaudita gravità. Chi ha servito lo Stato fino all’estremo sacrificio – ha proseguito – viene celebrato con solenni esequie, mentre vedove, orfani e invalidi sono trasformati, il giorno dopo, in controparte processuale dell’Amministrazione che i loro cari hanno servito.”

Secondo la Piantadosi, la strada per ottenere i diritti più elementari, previsti dalla norma sin dal 2006, è diventata un calvario giudiziario che lo Stato sembra quasi incoraggiare. “Le poche conquiste ottenute negli ultimi anni non sono state il frutto di una scelta politica, ma esclusivamente di pronunce dei giudici. È inaccettabile che la memoria venga celebrata mentre i diritti vengono rinviati, negati o demandati ai tribunali, con un inutile spreco di risorse per l’Erario e una congestione della Giustizia.” L’Associazione chiede con forza che le proposte emendative, finora sistematicamente accantonate dai resoconti parlamentari, vengano finalmente valutate nel merito. Non si tratta solo di cifre, ma di una questione di dignità e credibilità morale. Le famiglie chiedono l’equiparazione alle Vittime del Terrorismo e misure concrete per il diritto allo studio e il lavoro, uscendo dalla prassi aberrante del contenzioso.

“Se il rispetto per le Vittime del Dovere fosse reale, non sarebbe necessario vincere cause per ottenere ciò che dovrebbe essere garantito per legge,” ha aggiunto Emanuela Piantadosi. “Uno Stato che costringe i propri eroi e i loro figli a difendersi in Tribunale ha già compromesso la propria autorevolezza. Confidiamo ancora in un ripensamento responsabile del Governo: è tempo di dimostrare con atti concreti un rispetto che non può restare confinato alle sole celebrazioni formali.”

Tratto da Malpensa24.it

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