Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
La stampa e la TV
26 OTTOBRE 2019
ReportageOnline.it - Sentenza Corte Costituzionale su “presunzione di pericolosità in caso mancata collaborazione”: l’appello dell’Associazione Vittime del Dovere

Le dichiarazioni di Emanuela Piantadosi, Presidente Associazione Vittime del Dovere, Figlia del Maresciallo dei Carabinieri Stefano Piantadosi M.O.M.C. ucciso ad Opera (MI) il 15/6/1980 da un ergastolano in permesso premio, in merito alle sentenza della sentenza della Corte Costituzionale sull’illegittimità della presunzione di pericolosità in caso di mancata collaborazione.

“Pur attendendo di leggere le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale sull’illegittimità della presunzione di pericolosità in caso di mancata collaborazione, le famiglie delle Vittime del Dovere, cioè di quei servitori dello Stato che hanno sacrificato la propria vita per la Nazione, auspicano un urgente intervento della politica a tutti i livelli, pertanto del Presidente della Repubblica, del Governo e del Parlamento, affinché si provveda ad avviare tempestive iniziative, anche normative, al fine di evitare qualsiasi tentazione di derive tese ad indulgenze generalizzate e immotivate che sottovalutino i rischi per collettività. Se è vero affermare che un automatismo, da solo, non può comportare un giudizio di pericolosità, deve essere altrettanto vero che un automatismo, da solo, non può comportare un giudizio di non pericolosità. Siamo ancora una volta ad invocare la certezza della pena”.

Emanuela Piantadosi
Presidente Associazione Vittime del Dovere
Figlia del Maresciallo dei Carabinieri Stefano Piantadosi M.O.M.C. ucciso ad Opera (MI) il 15/6/1980 da un ergastolano in permesso premio.

Tratto da ReportageOnline.it

Tutti i dati contenuti all'interno di questo sito sono di libera consultazione e citazione, è comunque obbligatoria la menzione della fonte in caso di utilizzo. Qualora si pubblichi il contenuto di questo sito, a qualsiasi titolo, senza averne correttamente citata la fonte i proprietari si riserveranno di agire attraverso le autorità competenti.