Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Brigadiere
BENITO DI FLORIO

Brigadiere M.B.V.M. alla "memoria", nato a Cava dei Tirreni (SA) il 13 luglio 1940 - deceduto il 22 febbraio 1976.

Alla sua memoria è intitolata una Via del Comune di Terracina e dal 20 giugno 2005, la Caserma sede del Comando Compagnia Carabinieri di Terracina (LT).

Fu insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: "Capo equipaggio di nucleo radiomobile, avuta notizia che in vicina contrada della sede di servizio due persone erano state gravemente ferite da sconosciuto che si aggirava ancora armato di fucile nella zona, accorreva prontamente sul posto per catturarlo. Mentre si prodigava, da solo, a soccorrere le due vittime, veniva proditoriamente fatto segno a colpi d'arma da fuoco, esplosi dallo stesso feritore appostato nelle adiacenze, riportando gravissime lesioni per le quali successivamente decedeva. Fulgido esempio di coraggio ed alto senso di altruismo. Terracina (LT), 22 febbraio 1976".


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