Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Equiparazione Vittime

Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.

24 FEBBRAIO 2025
REGIONE LOMBARDIA – MISURE DI SOSTEGNO ALLE VITTIME DEL DOVERE E AI LORO FAMILIARI - Decreto n. 2402 del 24 febbraio 2025

La Regione Lombardia, in attuazione della Legge Regionale 3 maggio 2004, n. 10 (“Istituzione del Giorno della Memoria per i servitori della Repubblica caduti nell'adempimento del dovere e delle vittime della strada, nonché misure di sostegno a favore delle vittime del dovere”) e del Regolamento regionale 25 gennaio 2019, n. 1, ha approvato con Decreto n. 2402 del 24 febbraio 2025 nuove misure di sostegno a favore delle vittime del dovere e dei loro familiari, prevedendo anche l’esenzione dagli obblighi tributari regionali.

I benefici sono concessi:

  1. se la vittima del dovere risultava residente o prestante servizio in Lombardia al momento dell’evento;
  2. alla vittima stessa e ai familiari (coniuge, figli, genitori, fratelli e sorelle), purché al momento dell’evento fossero conviventi anagraficamente con la vittima o beneficiari di assegno di mantenimento/alimentare;
  3. per eventi avvenuti a partire dal 2018.

È previsto un contributo massimo di 20.000 euro per le spese conseguenti e connesse all’evento, sostenute entro un anno dal fatto.

Spese ammissibili: rate del mutuo per la prima casa o canone di locazione dell’abitazione principale; assistenza sanitaria, psicologica o psichiatrica (presso strutture pubbliche o accreditate); spese scolastiche e universitarie; spese funerarie.

Le domande vengono accolte in base all’ordine cronologico di presentazione e vanno inviate via PEC a:
sicurezza@pec.regione.lombardia.it
utilizzando il modulo allegato al Decreto, disponibile sul sito regionale:
Contributi vittime del dovere – Regione Lombardia

La Regione riconosce inoltre l’esenzione dagli obblighi tributari regionali per l’anno d’imposta in corso alla data del provvedimento di riconoscimento di vittima del dovere.
Sono comprese, ad esempio: tassa automobilistica (bollo auto); addizionale regionale IRPEF; IRAP.

L’istanza deve essere presentata entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello del riconoscimento.

La domanda va inviata a:
presidenza@pec.regione.lombardia.it
seguendo le istruzioni disponibili al link:
Esenzione tributi per vittime del dovere – Regione Lombardia

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