Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri Feriti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Brigadiere Capo dell’Arma dei Carabinieri nella riserva
Mario Iorio

Nato a Napoli il 14 febbraio 1965, il Brigadiere Capo ha dedicato la propria vita al servizio dello Stato e alla tutela dei cittadini, arruolandosi nell’Arma dei Carabinieri l’11 giugno 1984. Dopo oltre quarant’anni di carriera, il 14 febbraio 2025 è transitato nella Riserva, lasciando un’eredità di coraggio, dedizione e professionalità che rimarrà negli annali dell’Arma.

Durante il suo lungo percorso, ha ricevuto numerosi riconoscimenti che testimoniano il valore del suo impegno: la Medaglia d’Argento al Valor Civile, la Croce d’Oro con Stelletta per 40 anni di servizio, la Croce d’Oro con Torre per 25 anni, la Croce d’Argento per 16 anni di servizio, il Distintivo d’Onore per ferita in servizio e la Medaglia NATO per le missioni in Kosovo e nell’ex Jugoslavia.

Il suo coraggio è rimasto impresso in un episodio che lo ha reso un esempio per tutti. Il 15 novembre 2014, a Napoli, libero dal servizio e in abiti civili, non esitò ad affrontare tre malviventi, di cui uno armato di pistola, che stavano rapinando una donna della sua auto. Pur minacciato dall’arma, si lanciò in una violenta colluttazione per difendere la vittima. Nel tentativo di impedire la fuga dei rapinatori, venne investito, riportando una grave lesione al tendine estensore del quinto dito della mano destra, con conseguente limitazione funzionale. Per questo gesto di straordinario coraggio e senso del dovere, nel 2024 è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” con decreto del Ministero dell’Interno.

Il Brigadiere Capo rappresenta l’esempio vivente di dedizione, integrità e coraggio. La sua vita testimonia come il senso del dovere, la determinazione e la volontà di proteggere il prossimo possano diventare un modello per tutti. Ancora oggi, il suo operato ispira colleghi, cittadini e giovani, incarnando le più alte virtù civiche e militari dell’Arma dei Carabinieri.

Onorificenze:

  • Decorato con Medaglia d’Argento al Valor Civile;
  • Croce d’Oro con Stelletta (40 anni di servizio);
  • Croce d’Oro con Torre (25 anni di servizio);
  • Croce d’Argento (16 anni di servizio);
  • Distintivo d’Onore per ferita in servizio;
  • Medaglia Nato (Kosovo);
  • 2 Medaglia Nato (ex Jugoslavia).

Evento dell’infermità:

“Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, in abiti civili e disarmato, non esitava ad affrontare tre malviventi, di cui uno armato di pistola, che stavano rapinando una donna della sua autovettura.

Benché minacciato con l’arma, ingaggiava una violenta colluttazione con uno dei malfattori e successivamente, nel tentativo di impedirne la fuga, veniva investito dai rapinatori, rimanendo ferito.

Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere.”

15 novembre 2014-Napoli

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