Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri Feriti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Dipendente comunale
GIORGIO BARILE

 

Nato a Genova (GE) il 25 aprile 1962
Ferito a Genova-Vesima il 19 agosto 1986 

Dal 1982 al 1986, durante la stagione balneare, Giorgio Barile è assunto alle dipendenze del Comune di Genova, in qualità di assistente bagnanti con qualifica di bagnino.
Il 19 agosto del 1986,  presso lo stabilimento balneare Janua-Ivana di Genova Vesima, Giorgio si ferisce gravemente alle mani contro gli scogli, durante un pericoloso intervento di salvataggio in mare di un bambino. E’ una giornata tempestosa, con mare molto mosso, e Giorgio si tuffa per andare a prestare aiuto a un bimbo di sei anni, cercando di trasportarlo faticosamente a riva. 
Giorgio Barile usa le sue mani come scudo per proteggere il bambino dalla furia del mare che sbatte entrambi contro gli scogli. Il bambino viene portato a riva, illeso, mentre l’assistente riporta traumi irreversibili alla mano sinistra, compromettendola definitivamente.
Dopo il salvataggio, Giorgio è trasportato in Ospedale, dove subisce un primo intervento di ricostruzione dell’articolazione, al quale sono seguite altre operazioni, ma nessuna completamente risolutiva. Viene ricostruita parzialmente la funzionalità della mano sinistra, completamente persa, tuttavia non riuscirà più a recuperarla completamente. Giorgio soffre, inoltre, di un dolore articolare cronico, e purtroppo è costretto a convivere con un arto la cui funzionalità è alterata irrimediabilmente.
A Giorgio è riconosciuta un’invalidità permanente e viene inserito, quale Vittima del Dovere,  nella Graduatoria Unica Nazionale Deceduti e Feriti del Ministero dell’Interno.

 

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