Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Equiparazione Vittime

Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.

10 OTTOBRE 2012
LA SPENDING REVIEW SULLE SPALLE DEGLI INVALIDI VITTIME DEL DOVERE, DEL SERVIZIO, DI GUERRA E DEGLI INVALIDI CIVILI

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Si rende noto che con comunicato n. 49 del 09.10.2012 il Consiglio dei Ministri ha confermato l’approvazione del “disegno di legge contenente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità) e il disegno di legge contenente il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015” http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/testo_int.asp?d=69426 in cui viene prevista “una rimodulazione di alcune tax expenditures per i redditi superiori ai 15 mila euro” tra queste “si prevede anche l’assoggettabilità ad IRPEF delle pensioni di guerra e di invalidità.”

Il disegno di legge di bilancio e il disegno di legge di stabilità saranno presentati al Parlamento entro il 15 ottobre per il voto finale.

L’Associazione Vittime del Dovere ritiene necessario sottolineare che tali provvedimenti andranno a colpire i soggetti che dovrebbero essere maggiormente tutelati, proprio in questo periodo di profonda crisi economica.

Non si possono accomunare i tagli agli sprechi con le pensioni degli eroi di guerra o delle forze dell’ordine.

Un Servitore dello Stato, invalido, non è un’auto blu !

Auspichiamo una revisione, anche in sede di approvazione parlamentare, di tali disposizioni che risultano gravemente lesive dei diritti degli invalidi vittime del dovere, del servizio, di guerra e degli invalidi civili.

Emanuela Piantadosi, Presidente Associazione Vittime del Dovere

 

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