Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Magistrato
Paolo Borsellino

19 gennaio 1940 - 19 luglio 1992

Paolo Borsellino è stato un magistrato italiano, nato il 19 gennaio 1940 a Palermo e tragicamente scomparso il 19 luglio 1992 nella strage di via D'Amelio. La sua figura è stata un simbolo della lotta contro la mafia e del coraggio nella difesa della giustizia e dello Stato di diritto.

Borsellino ha intrapreso la sua carriera come magistrato negli anni '60 e presto si è distinto per la sua dedizione e determinazione nell'affrontare il fenomeno della criminalità organizzata, in particolare la mafia siciliana, nota come Cosa Nostra. Grazie al suo impegno e alla sua determinazione, Borsellino ha acquisito fama per la sua incrollabile determinazione nel perseguire i boss mafiosi e i loro complici.

Tra i casi più significativi affrontati da Borsellino, c'è l'indagine sulla strage di Capaci del 23 maggio 1992, in cui perse la vita l'amico e collega, il giudice Giovanni Falcone, insieme a cinque uomini della sua scorta. Questo brutale attentato portò Borsellino a giurare di continuare la lotta contro la mafia e di non arrendersi mai.

Tuttavia, solo pochi mesi dopo la tragica strage di Capaci, il destino ha colpito ancora una volta con la strage di via D'Amelio a Palermo, dove Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta sono stati uccisi da un'autobomba. La sua morte ha scosso l'Italia e ha portato il paese a confrontarsi ancora di più con la realtà della mafia e l'urgenza di contrastarla.

L'eredità di Paolo Borsellino è immensa e continua ad essere un faro di speranza per chiunque lotti contro il crimine e per la giustizia. Il suo sacrificio ha ispirato un rinnovato impegno nella lotta contro la mafia e ha portato a una maggiore determinazione da parte dello Stato italiano nel combattere il crimine organizzato.

Oltre al suo lavoro di magistrato, Borsellino è stato un esempio di integrità e di moralità, caratteristiche che hanno fatto di lui una figura ammirata da molti. La sua memoria è stata onorata attraverso monumenti, iniziative e premi dedicati alla sua figura e al suo impegno per la giustizia.

Paolo Borsellino rimarrà per sempre nel cuore degli italiani come un eroe e un simbolo di coraggio nella lotta contro la mafia e per la difesa dei valori democratici e della giustizia. La sua vita e la sua morte sono un monito costante a non cedere mai nel perseguire la verità e a difendere i principi fondamentali della nostra società.

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