Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri comunicati
16 GENNAIO 2013
Un contributo per la crescita dei giovani sul territorio monzese

Un contributo per la crescita di uomini e donne di domani, in un’ottica preventiva rispetto al delicato quanto fertile periodo dell’adolescenza, con l’obiettivo di instillare permanentemente nei ragazzi, il rispetto del prossimo e dei valori di legalità e giustizia, cui le Vittime del Dovere hanno sacrificato la propria esistenza.

E’ questa la motivazione con cui, tra le tante attività, l’Associazione Vittime del Dovere ha promosso nelle scuole superiori il progetto “Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità - Cyberbullying e cyberstalking, conoscerli per difendersi”, un’iniziativa svolta nei mesi scorsi e che ha avuto lunedì 14 gennaio 2013 un momento conclusivo di approfondimento con alcune classi dell’Istituto Achille Mapelli di Monza.

Il progetto, le cui finalità pratiche sono molteplici, si è sviluppato attorno ad una serie di incontri organizzati nell’aula magna della scuola, alla presenza dell’Associazione, della Polizia di Stato, Compartimento della Polizia Postale, e del Prefetto di Monza e Brianza.

Quest’anno il medesimo progetto, sollecitato dall’Amministrazione comunale di Vedano, verrà proposto dall’Associazione Vittime del Dovere in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, Compagnia di Monza, agli studenti della scuola secondaria di primo grado di Vedano, l’Istituto Comprensivo Statale Giovanni XXIII.

“Cerchiamo di far riflettere i ragazzi sulle dinamiche di gruppo in adolescenza” - afferma la Dott.ssa Roberta Spiniello, psicologa e psicoterapeuta, che lavora per l’Associazione- “il desiderio di primeggiare tra gli altri, di sentirsi forti, accettati e apprezzati coinvolgono in diversa misura i vari attori degli episodi di bullismo: chi offende, chi soffre e chi sta a guardare senza far nulla. Ognuno ha una responsabilità in queste azioni e ha la possibilità di denunciare tali prevaricazioni che creano ferite molto profonde in chi li subisce”.

“Il bullismo a mezzo internet, lo stalking, sono argomenti che vedono i giovani più direttamente coinvolti” – dichiara Emanuela Piantadosi, Presidente dell’Associazione - “pertanto interessarli a queste tematiche è un modo per avvicinarli alle Forze dell’Ordine. Così facendo si evidenzia il ruolo dei rappresentati delle Istituzioni che li vede al servizio dei cittadini, consentendo di attribuire maggiore rispetto e considerazione a quanti svolgono un lavoro per lo Stato. Per noi, quindi, la promozione dei progetti di educazione alla legalità è un’occasione importante per fare prevenzione”.

Il rispetto per la divisa ed il rispetto per gli altri, dove tra studenti, anche considerando le ultime notizie di cronaca, la piaga del cyberbullismo e del cyberstalking sta dilagando a dismisura, con conseguenze a volte drammatiche.

Associazione Vittime del Dovere

 

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