Si è tenuta al Parco Verde, presso la Parrocchia San Paolo Apostolo, la Messa in ricordo delle vittime della criminalità, celebrata da Padre Maurizio Patriciello. L’incontro è stato organizzato con l’associazione dei volontari “Vittime del Dovere” , e la presidente Emanuela Piantadosi, che guida l’organizzazione fondata nel 2007 da familiari di appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura caduti o invalidi nel contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo. Presenti, il sindaco di Caivano, Antonio Angelino, le autorità civili e militari, tra cui il capitano della Compagnia dei Carabinieri, Antonio Maria Cavallo, il comandante della Polizia Locale, Tito Giglio, agenti del Commissariato di Afragola.
Portare la memoria là dove la memoria è necessaria, in un territorio che lotta ogni giorno per affermare dignità, legalità, è stato il tema narrante, affrontato nel corso della cerimonia liturgica. Nella cornice della Terza Domenica di Avvento, dedicata alla gioia, la comunità si è unita in un momento di preghiera che ha sancito atto civile, una promessa, un gesto collettivo di responsabilità.
“Le vittime del dovere rappresentano una parte silenziosa ma fondamentale della nostra storia. Sono uomini e donne che hanno perso la vita, o hanno subito gravi conseguenze, nello svolgimento del proprio lavoro al servizio dello Stato e della collettività”. Lo ha dichiarato la presidente Piantadosi, alla fine della Messa.
Emanuela Piantadosi, presidente “Vittime del Dovere”
“Parliamo di persone che hanno scelto di indossare una divisa o di assumersi responsabilità che comportavano rischi reali, spesso quotidiani. Il loro sacrificio non è stato un gesto eroico cercato, ma il risultato di un dovere svolto con senso di responsabilità, fino in fondo. Ricordare le vittime del dovere significa riconoscere il valore della legalità, della sicurezza e del bene comune. Significa anche non dimenticare le famiglie che restano, che portano avanti una memoria fatta di dolore, ma anche di dignità”.
Padre Maurizio Patriciello
Lo Stato ha il compito morale e civile di tutelare queste famiglie, di garantire riconoscimento, sostegno e rispetto. La presenza dello Stato è tangibile e concreta, come appunto a Caivano, e viene rimarcata da Padre Maurizio Patriciello. “Carabinieri morti, poliziotti, magistrati, preti, quanti ne sono morti, chi per un motivo, chi per un altro, solo per difendere il territorio -ha dichiarato il sacerdote- cioè, in questo quartiere, in questo paese, non è facile mettersi contro soggetti come questi, ci vuole coraggio. In passato, si diceva che lo Stato non c’è (in riferimento ad un’affermazione fatta dall’ex presidente della Regione, Vincenzo De Luca; ndr) ora i cambiamenti ci sono, sono evidenti, quindi se adesso venite al Parco Verde, non potete dire più, vero, che il Parco Verde è la più grande piazza spaccio d’Europa, giusto?” “Venite, ancora, aiutateci! Solo mantenendo viva questa memoria possiamo continuare a costruire una società più giusta, consapevole e rispettosa di chi ha dato tutto per gli altri”.
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