Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
CONTRASTO ALLE MAFIE
Attività di sensibilizzazione istituzionale finalizzata alla lotta contro la criminalità organizzata

L'Associazione Vittime del Dovere svolge da anni una copiosa attività di approfondimento e sensibilizzazione finalizzata alla conoscenza e allo studio dei fenomeni criminali e al contrasto della criminalità organizzata.
Un impegno quotidiano che si esplica, in contesti istituzionali, parlamentari, pubblici e didattici, attraverso:

  • interventi diretti ad evidenziare criticità legate al sistema normativo, penale o penitenziario, attraverso la redazione di dettagliate e approfondite relazioni indirizzate alle Istituzioni e alla politica;
  • attività di ricerca, analisi e denuncia dei fenomeni mafiosi, attraverso la predisposizione di istanze, emendamenti, interrogazioni parlamentari, disegni di legge;
  • partecipazione ad audizioni parlamentari;
  • organizzazione di convegni, workshop, conferenze stampa e mostre;
  • realizzazione di percorsi didattici a carattere nazionale dedicati agli studenti di scuole di ogni ordine e grado sul tema della memoria e della conoscenza dei fenomeni criminali;
  • informazione dell’opinione pubblica attraverso pubblicazioni, articoli tecnici, comunicati stampa ed organizzazione di eventi dedicati.
10 NOVEMBRE 2019
Gente d'Italia - Milano, ergastolano in permesso premio accoltella 79enne alla gola. Quarant’anni fa trucidò tre carabinieri

Lʼaggressore, Antonio Cianci, 60 anni, avrebbe ferito lo sconosciuto nel parcheggio sotterraneo dell'ospedale San Raffaele per portargli via pochi soldi e un telefono. Ira Salvini: "Altro che schedare le forze dell'ordine, vogliamo certezza pena"

Un ergastolano in permesso premio (ed oggi detenuto nel carcere di Bollate), Antonio Cianci, 60 anni, ha accoltellato alla gola un anziano di 79 anni. E' accaduto a Milano, nel parcheggio sotterraneo dell'ospedale San Raffaele. Il raid sarebbe stato messo a segno per rapinare l'anziano di pochi soldi e di un telefono. L'uomo ferito, sia pur in maniera grave, non sarebbe comunque in pericolo di vita.

QUARANT'ANNI FA UCCISE TRE CARABINIERI

Quando gli agenti della Polstato lo hanno bloccato, nei pressi della stazione della metropolitana di Cascina Gobba, Cianci aveva ancora il taglierino sporco di sangue con sé e i pantaloni insanguinati. Nota di cronaca: l'ergastolano, quaranta anni fa, ammazzò a pistolettate tre carabinieri della stazione di Melzo, nel Milanese: il maresciallo Michele Campagnuolo, l'appuntato Pietro Lia e il carabiniere Federico Tempini.

L'IRA DI SALVINI

"Altro che schedare le Forze dell'Ordine come vuole il Pd. In Italia servono regole, rispetto e certezza delle pena. E nessun premio ai killer spietati, soprattutto se hanno ucciso donne o uomini in divisa" ha protestato il leader della Lega Matteo Salvini.

QUANTO ALTRO SANGUE?

"Quanto altro spargimento di sangue si dovrà avere prima che il Ministro della Giustizia e il Governo prendano coscienza di quanto sia fondamentale monitorare seriamente la recidiva in questo Paese?". E' la domanda che si è posta Emanuela Piantadosi, presidente dell'Associazione Vittime del Dovere e figlia del maresciallo Stefano Piantadosi ucciso da un detenuto in permesso premio.

Tratto da Gente d'italia

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