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28 NOVEMBRE 2015
ISOLA DELLE FEMMINE (PA) – CERIMONIA DI INTITOLAZIONE DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI AL BRIGADIERE ANTONIO ENRICO MONTELEONE

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Si è svolta il 28 novembre scorso, in occasione del 30° anniversario dell’eccidio, la cerimonia di intitolazione della Stazione Carabinieri di Isola delle Femmine al Brigadiere Antonio Enrico Monteleone, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. Una manifestazione sentita al quale hanno partecipato, oltre ai familiari, il Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber Gen. C. A. Riccardo Amato, il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia Gen. B. Riccardo Galletta, il Sindaco Stefano Bologna ed i familiari del decorato.

Arruolatosi a soli 20 anni nell'Arma dei Carabinieri, Antonio Monteleone decise di partecipare al corso di Sottufficiale della durata di 2 anni, di cui il primo anno si svolgeva a Velletri ed il secondo a Firenze. Terminato il corso si sposò e da questo matrimonio nacquero due figlie, Fabiana e Nadia. Monteleone decise pertanto di stare accanto alla moglie e le figlie dopo anni di lontananza dalla sua terra.Il suo ultimo anno e mezzo di vita lo trascorse ad Isola delle Femmine in provincia di Palermo, un paesino che si affaccia sul mare. Un posto tranquillo fino al 28 novembre 1985.  Quella mattina Monteleone uscì di casa come sempre ed accompagna le sue due bambine a scuola. Quando arrivò in caserma squillò l'allarme collegato con l'ufficio postale di Isola delle Femmine, immediatamente si precipitò fuori insieme al collega e anziché fare la strada che conduce alle poste, insieme all'appuntato, decise, per fare prima, di scavalcare un muro alto 2 metri, che divide la caserma dall'ufficio postale. Subito venne individuato da uno dei quattro rapinatori, che nel frattempo aspettava in macchina. Gli altri tre malviventi, che al momento si trovavano dentro l'ufficio, vennero quindi avvertiti dal complice mediante un segnale in codice. I tre rapinatori repentinamente uscirono con alcuni ostaggi e intimarono al Brigadiere Monteleone di buttare l'arma. Anche se già disarmato, il Brigadiere Antonio Monteleone venne ferito da un colpo di pistola al cuore, sparato da uno dei 4 balordi. Morì l'indomani all'alba dopo aver subito un delicato intervento al cuore ed essere entrato in coma senza più poter rivedere i suoi cari per un'ultima volta. L'anno dopo la sua uccisione viene intitolata al Sottufficiale una via del comune di Isola delle Femmine. Alla moglie viene consegnata dall'allora Presidente Cossiga la Medaglia al Valor Militare per l'eroico gesto compiuto dal Brigadiere. Ogni anno viene ricordato con una messa dalla comunità di Isola, alla quale partecipano le Autorità, i colleghi, la moglie, le figlie e la piccola nipotina Sofia che ama ascoltare episodi della vita del nonno, che non ha potuto conoscere.

Le spoglie del sottufficiale riposano al cimitero S. Orsola a Palermo.

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