Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
I nostri caduti

Il sito www.vittimedeldovere.it raccoglie le note biografiche, dei caduti e degli invalidi, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Forze Armate e Magistratura, che sono state inoltrate e autorizzate, anche per quanto attiene al trattamento dei dati personali, dai familiari dei caduti oppure dal diretto interessato, invalido.

Le informazioni relative alle Vittime del Dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata sono frutto di ricerche storiche, giornalistiche e amministrative di cui si citano sempre le fonti.

In larga misura, le biografie si compongono anche di notizie fornite direttamente dalle famiglie di chi ha dato la vita per lo Stato o dall’appartenente alle Istituzioni che ha perso la propria integrità fisica durante lo svolgimento dei compiti di servizio pubblico.

Le storie delle Vittime del Dovere vengono pubblicate con grande partecipazione, interesse e orgoglio, tuttavia, non forniscono alcuna garanzia di completezza o di precisione assoluta. Rappresentano un contributo importante per ricostruire la storia del nostro Paese e rendere onore alla memoria di uomini e donne che costituiscono il patrimonio etico della Nazione.

Ogni richiesta, precisazione ed integrazione dovrà essere indirizzata alla segreteria dell’Associazione Vittime del Dovere al seguente indirizzo segreteria@vittimedeldovere.it

Brigadiere del Corpo Forestale dello Stato
FELICE COTTIGNOLI

nato a Benevento (BN) il 10/7/1938
deceduto a Sezze (LT) il 12/7/1973

Medaglia d’oro al Merito Civile
Biografia

Il Brigadiere Forestale Felice Cottignoli, nasce a Benevento il 7 luglio 1938, quarto di cinque figli.

Nel 1962 entra nel Corpo Forestale dello Stato ed al termine del corso di formazione viene assegnato proprio alla Scuola Forestale di Cittaducale (RI). Il 1° dicembre 1966 viene trasferito presso la Sezione Staccata della Scuola per Sottufficiali e Guardie del Corpo Forestale dello Stato di Sabaudia (LT).
Frequenta il XXVII^ Corso Allievi Sottufficiali, al termine del quale il 1° ottobre 1969 divenuto Vice Brigadiere, viene trasferito presso l’Ispettorato Ripartimentale delle Forestale di Latina (oggi Comando Provinciale del C.F.S. di Latina).
A Latina conosce Svevia, che sposerà nel 1964 e con la quale ebbe due figli, Giuseppe e Massimiliano.

Il fatto

Per ben evidenziare la personalità, l’attaccamento al servizio e l’umanità del Brigadiere Forestale Felice Cottignoli, si riportano di seguito brani della originale relazione accompagnatoria della formale proposta per la concessione della Medaglia d’Oro al Merito Civile a firma del Capo dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Latina.

“Il 12 luglio 1973, alle ore 17.00, il Brigadiere Forestale Cottignoli Felice, ha sacrificato la sua giovane esistenza mentre con slancio, generosità, senso civico ed abnegazione affrontava un furioso incendio che, divampato con dolo per mano ignota in località “Casali” del Comune di Sezze (LT), minacciava molto da vicino le abitazioni della omonima località ed il fronteggiante rimboschimento forestale denominato “Serapica”.
Vano è stato lo spontaneo, unanime e generoso prodigarsi dei colleghi e di quanti altri erano presenti per strapparlo alla morte; tutto si è svolto molto repentinamente, un’improvvisa fiammata, alimentata da un vortice furioso di vento preceduta da un denso banco di fumo, lo ha stroncato.

Tutto ha avuto inizio alle ore 14.15 circa, con una segnalazione telefonica della Stazione Carabinieri di Sezze comunicante all’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Latina che un vasto incendio interessava la località “Casali” in Comune di Sezze. A ricevere la telefonata fu lo stesso Brigadiere Forestale Cottignoli Felice che si intratteneva ancora in ufficio, oltre il normale orario di lavoro, consuetudine di quasi tutti i giorni, per il disbrigo di pratiche urgenti e di incarichi di alta fiducia a lui affidati.
Alle ore 15.00 il Brigadiere Forestale Cottignoli Felice unitamente ad altri colleghi e sotto la direzione del Capo dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Latina erano sul posto, dove dopo una ricognizione preliminare sul fronte dell’incendio, con due squadre dei Vigili del Fuoco ed alcuni volontari civili, affrontavano il fuoco.
Il Brigadiere Cottignoli Felice, come suo solito, era alla testa di tutti. Impavido, dando l’esempio con l’entusiasmo e la professionalità di sempre, si prodigava per domare le fiamme. La violenza dell’incendio fu tale che lo stesso Capo dell’Ispettorato di Latina si sottraeva repentinamente all’infuriare delle fiamme riportando un profonda escoriazione al ginocchio sinistro; non solo ma la temperatura insopportabile sprigionata dal fuoco provocò un malore di un collega, una Guardia Forestale, comunque prontamente soccorsa.
Nonostante ciò, il Brigadiere Cottignoli Felice continuava nella sua azione sfidando l’insidia delle fiamme che si facevano minacciose avvicinandosi sempre più alle abitazioni della contrada “Casali”. Era di esempio per tutti per il suo coraggio civico e per il suo slancio.
Verso le ore 16.45 circa l’incendio veniva pressocchè domato. Quindi si procedeva ad una ricognizione finale di eventuali focolai residui. Ad effettuare tale ricognizione fu il Brigadiere Cottignoli Felice unitamente all’Ufficiale responsabile delle squadre dei Vigili del Fuoco.
Per tale controllo il Brigadiere Cottignoli Felice era sceso nei pressi del Fosso “Valle della Culla”, dove era presente una leggera nube di fumo in prossimità di un ampio costone roccioso. Improvvisamente, un forte vortice di vento riattivava tale focolaio sprigionando un’intensa fiammata che, preceduta da un denso banco di fumo, investiva direttamente nel volgere di pochi secondi, il Brigadiere Cottignoli Felice, trasformando la pendice molto scoscesa (con pendenza di circa l’80%), in un ampio e pauroso rogo con un’intensità di calore che i tecnici presenti hanno stimato intorno ai 700-800 gradi.
Vani furono i coraggiosi ed immediati soccorsi, tutto fu inutile perché la morte del Brigadiere Forestale Cottignoli Felice fu immediata a causa del fumo e della temperatura elevata del fuoco.
 
Il Brigadiere Forestale Felice Cottignoli era instancabile nel servizio ed attaccatissimo al Corpo Forestale, in cui si era arruolato anche se poteva svolgere altrove professione più redditizia (era infatti disegnatore tecnico). Figlio di Forestale, era vissuto in giovinezza a Sabaudia (LT) nella caserma del Corpo educandosi all’amore ed al rispetto per la natura e per gli alberi. Tutti ricordano la sua encomiabile azione nei confronti dei responsabili di danneggiamenti all’ambiente naturale ed al patrimonio forestale.
Ecco i motivi per cui era sempre pronto ad accorrere per primo nel luogo degli incendi per salvare gli alberi, i vivai e i rimboschimenti quasi essi fossero sue creature.
Alto era il suo senso di responsabilità, di civismo e di attaccamento all’Istituzione a cui apparteneva, per la quale egli aveva un culto quasi religioso. Aveva posto sullo stesso piano il servizio e la famiglia; padre e sposo amoroso, figlio devoto ed affezionato, sostegno della madre vedova e di quattro nipoti, figli della sorella defunta e orfani di entrambi i genitori conviventi con l’anziana madre.
Ha lasciato nella più profonda costernazione la giovane moglie ed i suoi due diletti figli in tenerissima età: Giuseppe di anni 7 e Massimiliano di anni 3.
La sua scomparsa ha creato un vuoto incolmabile tra i superiori, colleghi e quanti hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne le sue doti non comuni.
La sua morte auspichiamo non sia vana; il ricordo della sua indimenticabile figura di autentico forestale, costituirà per tutti un fulgido esempio di generosità ed abnegazione.”


Commemorazioni

Nel corso degli anni numerose sono state le attestazioni e le commemorazioni a perenne ricordo del Brigadiere Forestale Felice Cottignoli.

Luglio 1974, in occasione del primo anniversario dalla morte, il Comune di Sezze pone una stele marmorea in località “Casali” nel luogo del sacrificio del Brigadiere Forestale.

Novembre 1974, il Comune di Sabaudia (LT), pone un cippo commemorativo nel parco dell’Istituto Scolastico Omnicomprensivo in Via E. Filiberto.

Luglio 1983, in occasione del decimo anniversario dalla morte, viene intitolata alla memoria del Brigadiere Forestale Felice Cottignoli, un’aula didattica della Scuola Sottufficiali e Guardie del Corpo Forestale dello Stato, Sezione Staccata di Sabaudia (LT).

Luglio 1988, in occasione del quindicesimo annuale dalla morte, viene intitolata alla memoria del Brigadiere Forestale Felice Cottignoli, una via cittadina di Sabaudia (LT)

Marzo 2003, in occasione del trentesimo annuale dalla morte, viene intitolata alla memoria del Brigadiere la Caserma Forestale di Sezze (LT) ed un parco cittadino sempre in Comune di Sezze (LT), località Sezze Scalo. Nelle medesima occasione viene predisposto dalle Poste Italiane in collaborazione con il Comune di Sezze ed il Corpo Forestale dello Stato, uno speciale annullo filatelico alla memoria del Brigadiere M.O.V.C.

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Il 28 ottobre 2003, il Comune di Latina ha intitolato alla memoria dei Brigadieri Forestali Medaglie d’Oro al valor Civile, Cottignoli Felice e Petrucci Giuseppe un Parco Natura Giochi in via Cimarosa, quartiere Nuova Latina. (Il Parco è stato poi inaugurato in via definitiva il 3 febbraio 2007.)

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Nel mese di aprile 2008, con una sobria cerimonia, la caserma del Comando Provinciale del Corpo Forestale di Latina, viene intitolata alla memoria del Brigadiere Forestale Cottignoli Felice.

Le spoglie del Brigadiere Forestale M.O.V.C. Felice Cottignoli riposano nella cappella di famiglia del cimitero comunale di Latina.


ONORIFICENZE

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Medaglia d'oro al valor civile

Brigadiere del Corpo Forestale dello Stato

Data del conferimento: D.P.R. 05/04/1974

Alla memoria

Motivazione:
“Portatosi coraggiosamente lungo le pendici di una collina in fiamme per contenere l’impeto dell’incendio e scongiurare l’imminente grave pericolo per alcune case rurali, non cessava di prodigarsi infaticabilmente nelle rischiose operazioni di spegnimento, se non quando, investito da un’improvvisa fiammata, rimaneva vittima del suo generoso altruismo. Luminoso esempio di incondizionata dedizione al dovere e di operante solidarietà umana. Sezze (Latina),12 luglio 1973”

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