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23 SETTEMBRE 2019
Corriere Peligno - “Traffico illecito di rifiuti: un pericoloso campo di attività dell’ecomafia. Quali soluzioni?”

Il concorso di idee  del progetto di educazione alla cittadinanza  e alla legalità in memoria delle vittime del dovere. A.S. 2018/2019

Sulmona, 23 settembre– Il Progetto di “Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità” in memoria delle Vittime del Dovere si inserisce nell’ambito delle attività che l’Associazione Vittime del Dovere svolge dal 2009 nelle Scuole secondarie di primo e secondo grado, al fine di fare prevenzione promuovendo la cultura della Legalità tra i giovani.

Il Concorso di idee proposto agli studenti dell’Abruzzo è “Traffico illecito di rifiuti: un pericoloso campo di attività dell’ecomafia. Quali soluzioni?” ed è collegato ad una borsa di studio destinata ai ragazzi vincitori valida per l’acquisto di materiale didattico.

Anche l’Abruzzo, come molte altre regioni d’Italia, da anni è infatti interessata dal serio problema dell’inquinamento ambientale prodotto dalla tratta dei rifiuti che ha fortemente segnato la vita dell’intera comunità. Lo scopo del progetto è quello di raccogliere tra gli studenti analisi e approfondimenti sulla questione che investe il territorio, ma soprattutto di proporre iniziative volte ad affrontare la preoccupante situazione, individuando concrete soluzioni finalizzate alla riappropriazione dei luoghi e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, unitamente alla promozione della cultura della Legalità tra i giovani.

Si precisa, fanno sapere gli organizzatori, che in data 4 ottobre 2018 l’Associazione Vittime del Dovere ha firmato un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) – finalizzato a “promuovere interventi di informazione e formazione, anche in collaborazione con terzi sulle tematiche della legalità e della sicurezza dei cittadini”.

La traccia del tema:

Il fenomeno dell’ecomafia ha assunto oggi una dimensione globale, rappresentando una minaccia non solo per gli ecosistemi, ma anche per la nostra salute e per l’economia. Tra i vari aspetti il più complicato da contrastare, anche in Abruzzo, è sicuramente il traffico illecito di rifiuti.

Nel corso degli anni sono mutate sia le strategie illegali, sia le modalità con le quali le organizzazioni criminali operano, attuando veri e propri circuiti di riciclo in nero o finto riciclo, che hanno dato vita a una imprenditoria definita “ecocriminale”. Questo grave reato ambientale non può che penalizzare e condizionare la vita dell’intera comunità.

Scegliendo tra gli episodi illeciti accaduti nel territorio in cui vivi, analizza e approfondisci il problema, trovando proposte ed iniziative per affrontare il fenomeno. Prospetta soluzioni utili per riappropriarsi del territorio, valorizzandone la cultura e per promuovere il concetto di legalità tra i giovani.

Tratto da CorrierePeligno

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