Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Equiparazione Vittime

Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.

26 FEBBRAIO 2014
MBnews.it - Dramma in viale Lombardia ecco chi sono i due poliziotti eroi

mbnews-20140226.jpg

Non hanno esitato. Si sono lanciati tra le fiamme per salvare la vita di un uomo, un barista disperato che per paura di perdere tutto, ha scelto di usare il proprio corpo infuocato come bandiera di protesta.

Sono finiti in ospedale per aver salvato la vita a Carlo De Gaetano, il commerciante che lunedì sera si è dato fuoco davanti al suo locale, per impedire che l’accesso venisse sbarrato dalla costruzione di barriere anti-rumore. Il 52enne, insieme ad altre decine di commercianti, da anni protesta perché il cantiere del tunnel di viale Lombardia non si trasformi in un “muro di silenzio” sulle loro attività. Lunedì sera De Gaetano ha deciso di urlare a tutti la sua disperazione incontrollata, arrivando a darsi fuoco. Ad ascoltare il suo grido disperato, a raccogliere la sua richiesta di aiuto, sono stati loro: Gabriele Fersini e Lorenzo Lucarini, rispettivamente il Comandante ed un agente della Polizia Stradale di Seregno. I due agenti, appena il 52 enne è saltato su una coperta infuocata, da lui poco prima appiccata, gli si sono letteralmente gettati addosso, per tentare di spegnere le fiamme che lo stavano avvolgendo. In pochi secondi, troppi per il fuoco che non risparmia, sono intervenuti altri colleghi con un estintore. De Gaetano e Fersini se la sono cavata con poche ustioni, mentre per Lucarini la degenza sarà più lunga. E’ ancora ricoverato all’Ospedale di Niguarda per ustioni al viso ed al corpo. Hanno fatto il loro dovere i due agenti, ma forse anche di più. Non tutti si sarebbero buttati su un uomo in preda alle fiamme, per salvargli la vita. Soprattutto dopo aver assistito ad una scelta consapevole. Eppure i due poliziotti hanno compreso la disperazione, capito l’emergenza e non hanno esitato nemmeno per un secondo. Il Sostituto Commissario Fersini i è gettato per primo, dall’alto della sua esperienza di comandante, e Lucarini lo ha immediatamente seguito. Dimesso dopo le medicazioni alle braccia per le ustioni riportate (secondo quanto riferito da amici di De Gaetano), Fersini è andato subito dal 52enne, ancora ricoverato al San Gerardo, a dimostrargli ulteriore solidarietà. Un gesto di umanità grande quanto quello del 40enne Lorenzo Lucarini, solare e sorridente amante delle motociclette. Lui in ospedale ci resterà un po’ di più, a causa delle ustioni più estese, ma dalla sua pagina facebook traspaiono solo buonumore e positività “Grazie a tutti, mi ha fatto piacere leggervi” scrive alle persone che gli invadono la bacheca di complimenti per il coraggio e auguri di pronta guarigione. Lui, nato ad Ancona e residente a Carate Brianza, una bella fidanzata, pensa a guarire, non esalta il suo operato. “Dovere”, pensano coloro che fanno il suo mestiere. Anche molte persone la pensano così, forse dimenticando cosa e quanto implichi quel senso del dovere, a volte, necessitando di un coraggio che no, non hanno tutti e va ben oltre un regolamento scritto.

Guarda il video dell'accaduto pubblicato dal Corriere.it

Tratto da mbnews.it

Tutti i dati contenuti all'interno di questo sito sono di libera consultazione e citazione, è comunque obbligatoria la menzione della fonte in caso di utilizzo. Qualora si pubblichi il contenuto di questo sito, a qualsiasi titolo, senza averne correttamente citata la fonte i proprietari si riserveranno di agire attraverso le autorità competenti.

Sostieni l'associazione!
Fai una donazione con

IBAN
IT33A0760101600000087577888
5 x 1000
Aiutaci a non dimenticare
dona il cinque per mille
CF 94605940157
Seguici su:
STAMPA IL CALENDARIO 2025
🡱