Chi dona la vita per gli altri resta per sempre
Equiparazione Vittime

Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.

08 MARZO 2008
Anteprima nazionale di POLIZIOTTA PER AMORE di Nando dalla Chiesa

Segnaliamo l'Anteprima nazionale di POLIZIOTTA PER AMORE di Nando dalla Chiesa, Interpretato da Beatrice Luzzi, Regia di Claudio Boccaccini a Roma, sabato 8 marzo -ore 18.30 - libreria Rinascita Via delle Botteghe Oscure, 1

 

Roma, sabato 8 marzo
ore 18.30 – libreria Rinascita
Via delle Botteghe Oscure, 1
Anteprima nazionale di
POLIZIOTTA PER AMORE
di Nando dalla Chiesa
Interpretato da Beatrice Luzzi
Regia di Claudio Boccaccini
Ingresso libero

 

Dal blog www.nandodallachiesa.it
Scritto da Nando dalla Chiesa
Thursday 28 February 2008

Si chiama così, per lunga e argomentata insistenza del regista, il monologo teatrale che ho scritto e che segna il mio esordio nel teatro "serio" (anche se io sono convinto che fosse serio, serissimo pure il teatro civile con l'imitazione di B.). E' la storia di una liceale di sinistra che, sfidando il parere del suo collettivo, decide di entrare in polizia. La molla è duplice: la strage di via D'Amelio, in cui muore la prima agente di scorta donna, Emanuela Loi;
l'ascolto di Saveria Antiochia in un'assemblea al "Mamiani" di Roma. Dopo il diploma la ragazza va alla scuola di Nettuno e poi chiede di essere destinata alla Squadra Catturandi di Palermo. Scopre la bellezza (la dura bellezza) di lavorare per la legalità. Ha una forte crisi di identità dopo i fatti di Genova. Poi si rafforza nelle sue convinzioni.
Partecipa alla cattura di Provenzano. Il resto è sorpresa. La prima andrà in scena per l'annuale "giornata della memoria e dell'impegno" di Libera, che quest'anno si terrà a Bari il 15 marzo (il teatro sarà la sera del 14). Ma una prima lettura teatrale del testo verrà fatta l'8 marzo, data per la quale, simbolicamente, "Rinascita" di Roma ha chiesto una specie di anteprima.
Ovviamente non recito io... Recita Beatrice Luzzi, già attrice per "Vivere" e poi passata al teatro civile; collaboratrice, fra le altre associazioni, di Libera, per la quale ha girato un lungo e non retorico documentario sulle attività delle cooperative giovanili sui beni confiscati alla mafia in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Il regista è Claudio Boccaccini, che ha anche una scuola di teatro per giovani attori vicino alla Stazione di san Pietro a Roma. Sono passato ieri a vedere una delle prime prove. E già in certi passi ho trovato l'interpretazione e la suggestione ambientale davvero coinvolgenti. Immagino l'obiezione: bravo, lo dici perché il testo l'hai scritto tu...Invece no:
è che c'è una forza oggettiva nelle cose accadute; e c'è che il teatro (se funzionano i protagonisti...) ha davvero un'efficacia superiore. Mi sono così confermato nell'idea che questa strada devo continuare a batterla. Quel che però mi ha colpito è come i destini possano incontrarsi.
Già perché Claudio Boccaccini è figlio di un signore (Tarquinio) che doveva essere ucciso dai nazisti e a cui i nazisti avevano già iniziato a fare scavare la fossa. Finché Salvo D'Acquisto non si presentò a farsi uccidere al posto suo e al posto degli altri sventurati ammucchiati alla cieca per eseguire la rappresaglia. Tarquinio, per gratitudine, visse tutta la vita con la foto di Salvo D'Acquisto nel portafogli. Quando Claudio me l'ha raccontato ieri mi sono venuti i brividi.
Proprio io dovevo chiedergli di allestire la mia prima rappresentazione teatrale... E su una poliziotta...
Be', se volete, la lettura in anteprima sarà a "Rinascita" (Botteghe Oscure) alle 18,30 di sabato 8 marzo.

 

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