Da anni l'Associazione Vittime del Dovere si batte perché la distinzione ingiusta e incoerente tra vittime in ragione del carnefice sia definitivamente abbandonata.
La categoria originaria delle "vittime del dovere" (Regio Decreto Legge 261/1921) è stata prima affiancata (Legge 466/1980) dalla categoria delle "vittime del terrorismo" e delle "vittime della criminalità organizzata" per poi essere sorpassata in termini di tutela (Legge 206/20014) fino a giungere al processo inverso, di progressiva estensione dei particolari benefici riconosciuti alle altre categorie.
In uno Stato di diritto è imprescindibile che i rappresentanti delle Istituzioni, che sacrificano le loro vite e la loro integrità per il bene della collettività, vengano adeguatamente tutelati.
Negli anni si sono succeduti interventi limitati e parziali di equiparazione che hanno causato differenze tra Vittime, creando gruppi e sottogruppi, e difficoltà applicative che, di fatto, rendono difficile l'effettiva fruizione dei benefici riconosciuti.
Con la presentazione dei disegni di legge cerchiamo di porre un ulteriore tassello sul lungo percorso intrapreso dall'Associazione.
Le proposte di legge da noi richieste, presentate e che si sono succedute negli anni hanno lo scopo di definire la completa equiparazione tra Vittime, dopo oltre dieci anni dalla promessa di "progressiva" equiparazione sancita nella Legge 266 del 2005.
Oggi alle ore 10,00 presso il Santuario della Madonna dell' Aiuto, via IV novembre a Opera (MI) , si commemorerà l'anniversario della scomparsa di Carlo Serafin, il Vice Sovrintendente della Polizia Stradale deceduto la notte del 6 marzo 1995. L'agente, appena 27enne, era in servizio sulle tangenziali milanesi e aveva appena terminato di rilevare un grave incidente quando venne travolto e ucciso da un automobile in transito. Ogni anno l'Amministrazione Comunale di Opera (MI) insieme alle autorità religiose e civili ricorda la scomparsa del suo valoroso cittadino con la celebrazione di una S.Messa in suo onore.
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